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“Omar il ceceno” numero 2 dell’Isis è morto: sulla sua testa taglia da 5 milioni

Al Shishani, 30 anni, era uno degli uomini più fidati del `califfo´ al Baghdadi. Già in passato si era diffusa la voce sulla sua morte, stavolta però a confermarla è direttamente lo Stato Islamico.
A cura di B. C.
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La notizia era stata fatta circolare già mesi, non trovando per conferma ufficiale. Stavolta a riportarla è l'agenzia Amaq, megafono dello Stato Islamico: Abu Omar al-Shish è morto. Il jihadista reso famoso per la sua fluente barba rossa, conosciuto anche come ‘Omar il ceceno’ e considerato uno dei fedelissimi di "al Baghdadi" sarebbe rimasto ucciso in un bombardamento americano nei pressi di Mosul, in Iraq. Un passato nelle forze speciale in Georgia sostenute e addestrate dalle forze Usa durante la guerra con la Russia nel 2008, il suo vero nome era in realtà Tarkhan Tayumurazovich Batirashvili, nato a Birkiani, in Georgia, nel 1986. Le voci sulla sua morte circolavano da tempo, senza mai però essere confermate. Stavolta però la notizia sembra davvero ufficiale, e come di consuetudine è stata rilanciata dal Site. La stessa direttrice del sito di monitoraggio dell'estremismo islamico sul web, Rita Katz, ha rilevato che per la prima volta la sua morte, che era stata annunciata altre volte, è stata ammessa dallo stesso Califfato.

Secondo Amaq al-Shishani sarebbe "morto da martire" nella città di al-Shirqat, vicino a Mosul, nel tentativo di "fermare la campagna militare" contro la capitale dello Stato Islamico in Iraq. Per Stati Uniti la morte di al-Shishani costituisce “un grande successo”: non solo per aver “eliminato uno degli uomini più fidati di al Baghdadi, nonché uno dei suoi capi militari più brillanti”.Ma anche per aver tolto di mezzo “un elemento di spicco dell'Isis” che aveva creato non pochi imbarazzi al Pentagono. Omar infatti era stato addestrato dalle forze armate USA e si era unito all’Isis dopo essere stato scaricato da un’unità delle forze d’elite dell’esercito della Georgia sostenuta dagli Stati Uniti ai tempi del conflitto con la Russia, nel 2008. Che il Pentagono lo riteneva pericoloso, lo si capisce dal fatto che aveva messo sulla testa una taglia di ben 5 milioni di dollari.

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