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Iraq, Mosul sotto assedio: i peshmerga avanzano contro l’Isis

I combattenti iracheni tentano la conquista di Bashiqa, a est di Mosul. Nel frattempo in Siria aumentano i raid a Raqqa.
A cura di Davide Falcioni
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Le forze di sicurezza del Kurdistan iracheno peshmerga hanno lanciato questa mattina all'alba un'offensiva finalizzata a prendere il controllo del villaggio di Bashiqa, a est di Mosul: si tratta di un'iniziativa dal grande valore strategico nella guerra per liberare la città – diventata una roccaforte dello Stato Islamico. L'avanzata dei peshmerga è stata preceduta dai bombardamenti della coalizione internazionale a guida statunitense e dal lancio di missili katiusha e colpi di artiglieria contro le posizioni dei militanti del Califfato.

Nel frattempo su Mosul e su altre città confinanti da ieri si è sprigionata una pericolosa nube tossica dopo che lo Stato Islamico ha appiccato il fuoco a 19 campi petroliferi: non è la prima volta che accade, si tratta anzi di una strategia altre volte attuata dagli uomini del califfato allo scopo di rallentare l'avanzata dei peshmerga. Proseguono intanto anche gli attentati kamikaze: ieri due miliziani dell'Isis si sono fatti esplodere in due città distanti quasi 200 chilometri da Mosul provocando la morte di almeno 22 persone: un uomo si è fatto saltare in aria mentre era alla guida di un'ambulanza nei pressi di un posto di blocco a Samarra causando la morte di dieci pellegrini iraniani. Poco prima un altro attentatore si è fatto esplodere alla periferia Tikrit. Secondo numerosi analisti l'intensificazione degli attentati suicidi da parte dello Stato Islamico è dovuta al timore, giorno dopo giorno più concreto, che le forze armate irachene possano assumere il pieno controllo di Mosul.

Anche in Siria il Califfato è sotto assedio: da giorni infatti le forze arabo-curde aiutate dagli Stati Uniti proseguono l'offensiva per riconquistare Raqqa, la roccaforte dell'Isis. La caduta di questa città, così come di Mosul, rappresenterebbe un colpo probabilmente decisivo a Daesh.

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