Iraq, ecatombe a Falluja: “Milizie sciite fanno strage di sunniti”
Avrebbe assunto i connotati di una vera e propria strage quanto avvenuto nelle scorse ore nei dintorni di Falluja, in Iraq, da settimane teatro di violenti scontri tra esercito di Baghdad e miliziani dell'Isis. Secondo quanto ha rivelato ai media arabi Suhaib al Rawi, governatore della provincia di Al Anbar, che comprende la stessa Falluja, miliziani sciiti entrati in città a seguito della cacciata dei jihadisti del Califfato infatti si sarebbero resi protagonisti di violenti episodi di sangue contro residenti di fede sunnita. Secondo la fonte, ben 49 persone, tutti membri di un clan tribale sunnita, sarebbero state trucidate da una fazione sciita delle milizie lealiste che combattono al fianco delle truppe regolari irachene per cacciare i jihadisti dell'Isis.
L'episodio sarebbe avvenuto nella località di Saqlawiya, a nord di Falluja, recentemente riconquistata dalle forze fedeli al governo di Baghdad. Il massacro in particolare avrebbe riguardato i membri del clan dei Mahadma. Sempre secondo il racconto al Rawi, al termine degli scontri in zona non si sa più nulla di oltre seicento persone mentre molte altre sono riuscite a scappare dopo essere state "vittime di gravi torture collettive" eseguite con "vari mezzi" dai miliziani sciiti.
Dopo la denuncia dal governo centrale hanno annunciato che sul caso sarà aperta un'inchiesta. Le autorità locali "stanno controllando le violazioni e diversi arresti sono stati portato a termine", ha spiegato il portavoce del governo iracheno Saad al-Hadithi, assicurando che "sono stati diffusi ordini chiari per proteggere i civili" a tutti i combattenti compresi quelli di Hashid Shaabi, forze di mobilitazione popolare sciite sostenute dall'Iran e coinvolte nei combattimenti per riprendere le città irachene in mano all'Isis.
