Iran, sale il bilancio delle vittime dell’esplosione nella miniera: almeno 42 morti
Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime dell’esplosione avvenuta la scorsa settimana in una miniera in Iran, nel nord-est del Paese. Si contano al momento almeno quarantadue morti. Tanti sono infatti i corpi senza vita recuperati sotto le macerie nella miniera di carbone di Zemestanyurt, nella provincia iraniana del Golestan. L’ultimo drammatico bilancio delle vittime è stato fornito dal responsabile degli Affari edilizi della provincia di Golestan, Reza Morrowati. Quest’ultimo ha aggiunto che, a una settimana dal drammatico incidente, sono ancora in corso nell’area interessata dall’esplosione le operazioni di soccorso e di rimozione dei detriti. Morrowati ha inoltre precisato che i soccorritori stanno lavorando attraverso due gallerie scavate per raggiungere il luogo dell'esplosione e che tra i detriti, secondo quanto riferito dai colleghi, potrebbero esserci altre due persone ancora intrappolate. La probabilità di trovare queste persone ancora in vita è purtroppo però molto bassa, ha precisato il responsabile degli Affari edilizi iraniano.
Quarantadue morti e almeno settanta minatori feriti in Iran – La presenza di gas nocivo nel tunnel ha rallentato nei giorni scorsi le operazioni di salvataggio: dopo l’esplosione nella miniera le squadre di soccorso intervenute sul posto hanno lavorato senza sosta iniettando ossigeno per dare una possibilità di sopravvivenza agli eventuali superstiti rimasti intrappolati e alcuni minatori entrati nelle gallerie per salvare i compagni sono stati trasportati in ospedale per intossicazione. L’esplosione è stata causata dal cambio della batteria a una locomotiva in ambiente saturo di gas e oltre ai quarantadue morti accertati ha causato il ferimento di altri settanta minatori. Nella miniera di carbone di Zemestanyurt lavorano circa 500 persone.