Iran, raggiunto l’accordo sul nucleare. Obama: “Il mondo ora è più sicuro”
Dopo anni di braccio di ferro, proclami a distanza e centinaia di colloqui diplomatici diretti e indiretti, finalmente si è giunti ad un accordo sul nucleare iraniano. Dopo una maratona negoziale a Ginevra durata quattro giorni, infatti, una prima intesa tra l'Iran e le potenze mondiali del gruppo 5+1 è stata firmata in piena notte tra i rappresentati diplomatici. L'accordo firmato dal ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif e dai ministri delle potenze del 5+1 (Usa, Russia, Cina, Francia, Regno unito, più Germania) è un accordo però limitato nel tempo. Come ha confermato il capo della diplomazia Ue, Catherine Ashton, si tratta di un accordo semestrale che prevede una frenata temporanea al programma nucleare dell'Iran che in cambio avrà un allentamento delle sanzioni decise a livello internazionale e che stanno strangolando la sua economia. Gli accordi dunque sono un preludio alla prosecuzione delle trattative e darà il tempo per raggiungere entro sei mesi un accordo più generale.
Nel dettaglio l'intesa sul nucleare in Iran, come hanno spiegato dalla Casa Bianca, prevede che Teheran interrompa l'arricchimento dell'uranio sopra il 5% e non costruisca altre centrifughe per produrlo. Le maggiori potenze in cambio non imporranno alcune sanzioni a Teheran per i prossimi sei mesi, in particolare per il settore dell'auto e le esportazioni iraniane di prodotti petrolchimici. Inoltre l'Iran avrà accesso all'equivalente di 4,2 miliardi di dollari derivanti dalla vendita di greggio ma bloccati in banche asiatiche a causa delle ultime sanzioni.
Enorme soddisfazione è stata espressa da Barack Obama dopo l'annuncio dell'accordo sul nucleare in Iran. "Si tratta di un primo importante passo verso un accordo generale, evitando la corsa all'uso della forza", ha commentato a caldo il presidente Usa, aggiungendo "Oggi, la diplomazia ha aperto una strada nuova verso un mondo più sicuro”. “Per la prima volta da quasi dieci anni, riusciamo a fermare l’avanzamento del programma nucleare iraniano, e alcune componenti chiave di quel programma faranno marcia indietro” ha proseguito Obama sottolineando però che “l’annuncio di oggi è solo un primo passo”.
La polemica comunque non si ferma. "Il nostro programma di arricchimento dell’ uranio è stato riconosciuto" hanno annunciato ad esempio i diplomatici iraniani dopo la firma dell'accordo e lo stesso presidente Rohani ha spiegato che l'intesa "riconosce i diritti dell'Iran sul nucleare". "Le attività di arricchimento andranno avanti in modo simile al passato, i siti proseguiranno le loro attività" ha aggiunto il presidente iraniano sottolineando che "Teheran non ha mai cercato e non cercherà mai di sviluppare armi nucleari". Israele dal suo canto come aveva già fatto in passato ha criticato l'intesa giudicandola un cattivo accordo. "Questo accordo era e resta un accordo cattivo, che renderà difficile raggiungere una soluzione definitiva adeguata" ha dichiarato ad esempio il ministro israeliano per le questioni strategiche, Yuval Steinitz, e anche il Premier Benyamin Netanyahu aprendo la seduta settimanale del consiglio dei ministri ha commentato: "L'accordo è un errore tragico. Il mondo è oggi più pericoloso".