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Iran, Pasdaran sequestrano petroliera britannica nello Stretto di Hormuz: governo Gb si riunisce

La tensione nel Golfo Persico, crocevia delle forniture di greggio, è tornata a superare il livello di guardia. Una petroliera battente bandiera britannica sequestrata dalle Guardie Rivoluzionarie. Lo conferma la società armatrice, 23 gli uomini dell’equipaggio. L’Iran: “Londra ha violato le leggi”
A cura di Biagio Chiariello
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La tensione nel Golfo è davvero alle stelle. Dopo l’abbattimento di un drone di Teheran sullo Stretto di Hormuz annunciato ieri da Trump, oggi i Pasdaran iraniani hanno fatto sapere di aver sequestrato una petroliera britannica con 23 persone a bordo nella stessa area. Si tratta della Stena Impero che, secondo i Pasdaran, ha violato "le norme e i regolamenti marittimi internazionali". Lo riferisce l'emittente iraniana Press tv. La società armatrice Stena Bulk, proprietaria della nave, ha spiegato che la petroliera è stata bloccata da "piccole imbarcazioni e da un elicottero". Dal momento del sequestro si sono interrotti i contatti con l'equipaggio. "Non abbiamo notizie di feriti, la nostra priorità è la sicurezza delle persone a bordo", recita la nota della Stena Bulk.

Si riunisce il governo britannico

Secondo il corrispondente politico del Sunday Times, il governo inglese avrebbe convocato a Londra la commissione per le emergenze per indagare su quanto accaduto. Nessun commento dall’ufficio della premier, Theresa May. Il ministero della Difesa britannico da parte sua ha fatto sapere di avere unità nella zona. Sempre ieri il presidente americano Trump aveva avvertito Teheran di non fare “nulla di stupido” o “pagherà un prezzo che nessun altro ha mai pagato”.

L'Iran: "Londra ha violato le leggi"

Secondo Teheran, la nave cisterna Stena Impero "è stata confiscata su richiesta dei porti di Hormozgan e dell'Organizzazione marittima dell'Iran durante l'attraversamento dello Stretto di Hormuz, per non aver rispettato le leggi internazionali sulla navigazione". Lo hanno reso noto gli stessi Pasdaran. La petroliera "è stata condotta a riva per procedere alle indagini del caso".

La denuncia degli Usa: "Escalation di violenza"

Gli Stati Uniti hanno denunciato "l'escalation della violenza" da parte dell'Iran. "E' la seconda volta in poco più di una sola settimana che il Regno Unito è stato preso come obiettivo dall'escalation della violenza del regime iraniano", ha dichiarato Garett Marquis, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale americano.

Ritorsione Iran

La vicenda segue di pochi giorni il sequestro a Gibilterra, territorio britannico d'oltremare, di una petroliera iraniana, la Grace 1, bloccata da unità dei Royal Marines, mossa giustificata dall’accusa di aver violato l’embargo verso Damasco. Un sequestro denunciato fin da subito come "atto di pirateria" da Teheran, che aveva minacciato ritorsioni in caso di mancato rilascio.

Le tensioni nello Stretto di Hormuz

Lo Stretto di Hormuz si conferma dunque teatro delle principali tensioni internazionali dell’ultimo periodo. Lo stretto divide la Penisola Arabica dalle coste iraniane e il Golfo Persico dal Golfo dell'Oman. Si tratta di uno dei tratti di mare più importanti del mondo per il trasporto del petrolio. Le relazioni tra l'Iran da una parte e Usa e Gran Bretagna dall'altra si sono deteriorate in modo marcato nelle ultime settimane.

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