Iran lancia missili contro basi americane in Iraq: iniziata l’operazione “Soleimani martire”
L'Iran ha dato il via all'operazione "Soleimani Martire": un attacco missilistico è stato lanciato contro le basi americane e della coalizione internazionale in Iraq. La televisione iraniana parla di 80 morti, anche se altre fonti affermano che non sia ancora chiaro al momento se ci siano vittime e a quanto ammontino. Ad ogni modo, è iniziata la rappresaglia iraniana contro Washington in seguito all'uccisione del generale Qassem Soleimani, capo delle Guardie Rivoluzionarie. Un secondo attacco sarebbe ora in corso contro le basi americane, a quanto riferisce la tv iraniana.
La pioggia di missili ha colpito le basi di al-Asad ed Erbil. Il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif, ha affermato che Teheran non cerca l'escalation della violenza, ma si difenderà da qualsiasi aggressione: "L"Iran ha intrapreso e concluso proporzionate misure di autodifesa", ha spiegato Zarif, parlando dell'attacco alle basi militari come una risposta all'offesa statunitense.
Le Guardie della Rivoluzione hanno parlato di "feroce vendetta", annunciando che sono stati lanciati almeno 35 missili contro la base di al-Asad che sarebbe stata "completamente distrutta": da Teheran arriva quindi l'allusione ad "azioni ancor più devastanti" se Washington dovesse decidere di rispondere. "Se l'Iran dovesse essere attaccato sul suo territorio, Dubai, Haifa e Tel Aviv verranno colpite in un terzo round di attacchi da parte dell'Iran", hanno avvertito le Guardie Rivoluzionarie.
La reazione degli Stati Uniti
Il presidente statunitense Donald Trump ha subito riunito il consiglio di sicurezza nazionale: il capo della Casa Bianca si è riunito con il segretario di Stato Mike Pompeo e il capo del Pentagono Mark Esper: "Va tutto bene! Missili lanciati dall'Iran a due basi militari in Iraq. Stiamo facendo una ricognizione dei danni e delle vittime in queste ore. Finora va bene! Abbiamo le truppe più forti e meglio equipaggiate al mondo! Rilascerò una dichiarazione in mattinata", scrive Donald Trump su Twitter.
Secondo fonti dell'amministrazione americana le truppe statunitensi di stanza nella base irachena di al-Asad erano state avvertite dei missili in arrivo dall'Iran, e avrebbero quindi fatto in tempo a mettersi al sicuro. È quanto affermato da Usa Today che cita una fonte anonima: "Il sistema di allarme rapido ha funzionato", avrebbe detto.
Nancy Pelosi, speaker della Camera statunitense, ha avvertito: "Gli Usa e il mondo non possono permettersi una guerra". Chiedendo quindi a Teheran di cessare le violenze, Pelosi ha anche affermato la necessità di mettere fine alle provocazioni non necessarie. "Dobbiamo assicurare la sicurezza delle truppe", ha aggiunto Pelosi.
Deviate le tratte aeree
Intanto Singapore Airlines ha annunciato di aver deviato tutte le rotte per l'Europa che normalmente attraverserebbero lo spazio aereo iraniano, o comunque ci passerebbero vicino. La compagnia ha commentato la decisione facendo riferimento all'escalation delle tensioni nel Golfo dopo l'attacco missilistico da parte dell'Iran sulle basi militari americane in Iraq.
L'Amministrazione Aviazione Federale ha indicato da parte sua le restrizioni sui voli che vietano agli operatori statunitensi dell'aviazione civile di operare nello spazio aereo sopra l'Iraq, l'Iran e le acque del Golfo Persico e del Golfo di Oman.