Iran, giustiziato primo manifestante: ucciso Mohsen Shekari, aveva partecipato a un blocco stradale
Mohsen Shekari è stato giustiziato. Ad annunciarlo è stato il Ministero della Giustizia iraniano spiegando che si tratta della prima condanna a morte eseguita di un manifestante dall'inizio delle proteste anti-governative nel Paese, iniziate a metà settembre dopo la morte, in custodia della polizia morale, di Mahsa Amini.
Un tribunale rivoluzionario aveva giudicato Shekari colpevole del reato di "guerra contro Dio" per aver partecipato un blocco stradale "con l'intento di creare terrore e uccidere" e per aver ferito "intenzionalmente", con un'arma da taglio, un membro della forza paramilitare dei Basij, mentre era in servizio. Secondo la magistratura, l'imputato avrebbe confessato. La sentenza era stata poi confermata dalla Corte Suprema.
Le proteste, iniziate contro la polizia morale, sono dilagate fino a diventare una delle più serie sfide alla teocrazia iraniana dalla rivoluzione islamica del 1979. L'uccisione di Mohsen Shekari potrebbe essere la prima di una lunga serie: altri manifestanti potrebbero infatti essere presto giustiziati e sono almeno sette le persone arrestate nell'ambito delle proteste e finora condannate a morte.
"Bisogna rispondere in modo forte, con misure concrete a livello internazionale, all'esecuzione di Mohsen Shekari, altrimenti dovremo affrontare esecuzioni quotidiane di manifestanti", ha commentato Mahmood Amiry-Moghaddam, direttore del gruppo di attivisti Iran Human Rights con sede a Oslo. Shekari era stato tratto in arresto il 25 settembre, poi condannato il 20 novembre con l'accusa di "moharebeh", una parola farsi che significa "guerra contro Dio", accusa che prevede la pena capitale.
Da mesi le autorità iraniane stanno reprimendo con violenza il movimento di protesta, iniziato con le donne che manifestavano per maggiori libertà e il rispetto dei loro diritti umani e arrivato ormai a coinvolgere anche gli uomini e diverse classi sociali uniti dalla richiesta di mettere fine al sistema stesso della Repubblica islamica.