Storico accordo tra Iran e Arabia Saudita: cosa c’entra la Cina e cosa cambia da oggi
Dopo anni di gelo e due anni di contatti mediati da Oman e Iraq, l'Iran e l'Arabia saudita hanno raggiunto un accordo a Pechino per ripristinare i rapporti bilaterali.
"In risposta alla nobile iniziativa del Presidente Xi Jinping, a capo della Repubblica Popolare Cinese, e al sostegno della Cina nello sviluppo di relazioni tra il Regno dell'Arabia Saudita e la Repubblica islamica dell'Iran, i tre Paesi annunciano di aver raggiunto un accordo per la ripresa delle relazioni diplomatiche tra Arabia Saudita e Iran – si legge nella nota diffusa dal Ministero degli Affari Esteri del Regno dell'Arabia Saudita -. Questo prevede anche la ripresa delle relazioni diplomatiche e la riapertura delle ambasciate entro un periodo non superiore a due mesi dall'accordo. Il patto include il rispetto della sovranità degli Stati e del principio di non ingerenza negli affari interni dei due Paesi. I ministri degli affari esteri delle parti si incontreranno per attuare quanto stabilito e discutere le strategie per rafforzare le relazioni bilaterali".
La dichiarazione congiunta è stata firmata oggi nella capitale cinese dal segretario del Consiglio supremo per la sicurezza nazionale iraniana, Ali Shamkhani, dall'omologo saudita Mosaed bin Mohammed Al-Aiban e dal direttore della Commissione centrale esteri del Partito comunista cinese Wang Yi.
Il ruolo della Cina e i rapporti tra Iran e Arabia Saudita
I rapporti tra Iran e Arabia Saudita riprendono dopo un brusco stop arrivato nel 2016 con le proteste iraniane culminate nell'assalto all'ambasciata saudita a Teheran. In verità, i tentativi di ristabilire contatti diplomatici tra i due Paesi sono iniziati già nel 2021 con l'intervento di Iraq e Oman, considerate "terre neutrali". La Cina, poi, si è proposta di ospitare i negoziati dal 6 al 10 marzo per fare da garante al riavvicinamento tra le parti.
Con il raggiungimento dell'accordo storico, le due parti si propongono di riaprire le rispettive ambasciate sul territorio del "vicino ritrovato" e di studiare insieme strategie non solo per mantenere solidi i contatti tra le parti, ma per migliorare di comune accordo la sicurezza. Il patto arriva dopo il violento assalto all'ambasciata saudita avvenuto nel 2016 per protesta contro l'esecuzione del leader religioso sciita Sheikh Nimr Baquir al-Nimr.
"Sulla base dell'accordo tra il Presidente Xi Jinping e i leader del Regno dell'Arabia Saudita e della Repubblica islamica dell'Iran che parte dal desiderio comune di risolvere i contrasti comuni attraverso la diplomazia e il dialogo, le delegazioni saudite e iraniane hanno deciso, durante i colloqui tenuti dal 6 al 10 marzo 2023 a Pechino, di riprendere i rapporti diplomatici. Esprimiamo apprezzamento e gratitudine a Iraq e Oman per aver ospitato gli incontri negli anni dal 2021-2022 e alla Cina per aver lavorato per il successo dell'accordo".
La normalizzazione delle relazioni tra Iran e Arabia Saudita è destinata a rimodellare l'andamento delle dinamiche tra le due principali potenze geopolitiche del Medioriente, soprattutto alla luce dei rapporti tra israeliani e sauditi, in contatto su questioni operative come scambi di determinate informazioni di intelligence. La nuova intesa con l'Iran (che Israele considera un nemico) potrebbe pesare sui rapporti tra Riad e Gerusalemme.