Iran, donna arrestata violentemente dalla polizia per aver indossato male il velo
Masih Alinejad, giornalista e attivista iraniana in esilio negli Stati Uniti, ha rivelato – con un video pubblicato su X – l'ennesimo arresto violento di una donna accusata di indossare impropriamente il velo a Teheran. Nel filmato si vede la giovane con un hijab verde militare che le lascia parzialmente scoperti i capelli biondi. La ragazza viene spinta all'interno di un furgone della polizia morale da due agenti donne integralmente vestite di nero, che la costringono a entrare sul mezzo con la forza. La giovane scalcia, cerca di sottrarsi alla cattura, afferra il velo di un'agente, ma le poliziotte la tengono ferma fino a che un collega maschio non chiude il portello del furgone.
"Una donna viene tratta a forza oggi a Teheran; mentre gli occhi del mondo sono puntati sulle cosiddette elezioni iraniane, si svolge una storia più oscura. Questa donna è stata arrestata violentemente dalla polizia morale per un hijab improprio. Non possiamo chiudere un occhio davanti a questo regime di apartheid di genere". ha commentato Masih Alineja, per spiegare le dure immagini, scene diventate all’ordine del giorno in Iran. La blogger fa riferimento alle elezioni presidenziali iraniane, convocate il prossimo 28 giugno, anticipatamente, dopo la morte del presidente Ebrahim Raisi in un incidente aereo lo scorso 19 maggio.
Nei mesi scorsi il capo della polizia di Teheran Abasali Mohammadian aveva annunciato un'ulteriore inasprimento della repressione verso le donne spiegando che gli agenti avrebbero adottato "misure severe per affrontare le donne che non osservano l'hijab obbligatorio nei luoghi pubblici, in un'operazione chiamata Nour (luce)". Riferendosi alla sfida posta da un gran numero di ragazze che erano scese in strada a capo scoperto, Mohammadian, citato dalla Tv di stato, aveva ammonito che "alcune donne non rispettano più l'hijab e non prestano alcuna attenzione agli avvertimenti della polizia, quindi saranno perseguite".
Migliaia di donne iraniane e non solo hanno continuato, negli ultimi mesi, a protestare contro l'hijab, reso obbligatorio dopo la rivoluzione islamica del 1979. Durante la rivolta iniziata nel settembre 2022 – quando la 22enne Mahsa Amini è morta mentre era sotto custodia di polizia per non aver indossato correttamente il velo – oltre 500 persone sono state uccise e almeno nove manifestanti sono stati giustiziati.