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Proteste in Iran dopo la morte di Mahsa Amini

Iran, bacio in pubblico e senza velo: la foto di Shiraz “è il senso della nostra rivoluzione”

Mentre l’Iran protesta, il tempo fugace per un bacio. Ma non è un momento privato. È parte fondamentale delle manifestazioni che da settembre affollano le strade del Paese. La foto è stata postata sul profilo Twitter di Siavash Ardalan, giornalista della Bbc.
A cura di Biagio Chiariello
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Un ragazzo e una ragazza, mano nella mano, in mezzo a una strada trafficata. Lei, senza velo, lo tiene per mano. È la foto del bacio ‘proibito' nella notte di Shiraz, in un Paese – l’Iran – dove un gesto così semplice può costare l’arresto, se non peggio.

La foto che sta facendo il giro del web da diverse ore non è quella di un momento privato, è parte e simbolo delle manifestazioni che stanno affollando le strade del Paese mediorientale – e che solo stanotte hanno fatto almeno 12 morti.

Sono quasi mesi che i giovani stanno scendendo in piazza, tutti i giorni, contro il governo di Teheran per la morte di Mahsa Amini, la 22enne di origine curda deceduta due mesi fa dopo essere stata arrestata perché non portava il velo in modo corretto.

La foto è stata postata sul profilo Twitter di Siavash Ardalan, giornalista della Bbc. Sarebbe stata scattata da un utente anonimo martedì notte a Shiraz, lungo il viale Moali Abad, dove erano in corso nuove manifestazioni per l'anniversario del Bloody Aban, come lo chiamano gli iraniani, il "novembre di sangue" del 2019 quando centinaia di persone furono uccise durante un'ondata di proteste per l'aumento del prezzo del carburante.

Un modo per "celebrare la vita", risponde un utente su Twitter. Quel bacio "è il senso della nostra rivoluzione", scrive una altra ragazza di 22 anni sul social media.

L'Iran è appena entrato nel terzo mese di proteste che stanno attraversando tutto il Paese.

Le manifestazioni da settembre sono state le più partecipate, ma anche le più represse da anni: secondo l’ong dissidente Iran Human Rights, sono state 342 le persone uccise, 43 i minori. Per le Nazioni Unite sono state arrestate almeno 14mila persone.

Condannate a morte anche diverse persone coinvolte nelle proteste che negli ultimi giorni hanno ripreso di nuovo a intensificarsi.

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