Invita suoceri a pranzo ma serve funghi velenosi e li uccide: “Ha mangiato da un piatto di colore diverso”

“Ha ingannato i suoceri invitandoli a pranzo per comunicare una finta grave malattia ma poi ha cucinato e servito i funghi velenosi avendo cura di mangiare da un piatto diverso”, è quanto ha affermato l’accusa nel processo a carico di Erin Patterson, la cinquantenne australiana imputata per triplice omicidio dopo la morte per avvelenamento dei suoi ex suoceri e della zia dell’ex marito che però si dichiara innocente.
Secondo quanto hanno ricostruito gli inquirenti in aula, la donna aveva invitato a pranzo l’ex marito, i genitori di lui, Don e Gail Patterson, e i suoi zii, Ian e Heather Wilkinson, per discutere di "alcuni problemi medici che aveva", e durante il pranzo ha detto loro che aveva il cancro. L’ex consorte aveva rifiutato l’invito mentre tutti e quattro gli ospiti che hanno mangiato sono finiti in ospedale e solo uno si è salvato, Ian Wilkinson, dopo settimane di cure in ospedale.

L'accusa sostiene che la signora Patterson ha mentito sul fatto di avere il cancro, usandolo come pretesto per invitare gli altri e abbia deliberatamente avvelenato i suoi ospiti per ucciderli cucinando e servendo pietanze a base di funghi velenosi. Proprio il sopravvissuto ha riferito che durante il pranzo lei era l’unica che mangiava in un piatto diverso rispetto agli altri. Secondo l'accusa, c'erano quattro grandi piatti grigi e uno più piccolo di colore arancione chiaro che la donna ha tenuto per sé.
Per l’accusa la donna quindi aveva premeditato tutto come confermerebbero anche le analisi sull’essiccatore di funghi, che aveva in casa, e i dati del telefono cellulare dal quale è emerso un suo viaggio nel luogo in cui crescevano i funghi mortali.

Una ricostruzione che la difesa smentisce parlando di tragica fatalità. Gli avvocati della donna, infatti, sottolineano che la cinquantenne aveva buoni rapporti con gli ex suoceri dopo aver lasciato il marito e che effettivamente era malata anche se in maniera non grave. Anche i comportamenti successivi alla morte dei tre parenti, come gettare via l’essiccatore di funghi poi ritrovato dalla polizia, secondo la difesa era dettato solo dal panico sopraggiunto dopo che i suoi ospiti si sono sentiti male.
L' accusa però ha affermato che la signora Patterson ha mentito anche quando ha detto di aver acquistato i funghi secchi da un negozio di alimentari asiatico e che i dati del telefono cellulare suggeriscono che invece si era recata nel luogo in cui crescevano i funghi velenosi.