Interrogato l’autore del film su Maometto, potrebbe tornare in carcere
In tutto il mondo arabo e non solo dilaga la protesta contro il film “Innocence of Muslims”, che i musulmani considerano offensivo nei confronti del profeta Maometto. Un film sul quale regna ancora il mistero, con gli attori che, in seguito agli scontri, si sono chiamati fuori dall’opera affermando di essere ignari del fatto che il film potesse essere offensivo nei confronti di una religione. Una delle attrici ha anche dichiarato che “non c’era nulla che potesse farci venire il sospetto che il regista avrebbe usato il film come propaganda contro i musulmani”. Un regista che, stando a quanto riporta la stampa americana, in queste ore è sotto interrogatorio dell’Fbi. Il suo nome è Nakoula Basseley Nakoulaun (la pellicola sarebbe stata firmata con uno pseudonimo, quello di Sam Basile), cristiano copto di origini egiziane che dice appunto di essere uno dei produttori del film anti-Islam. L’uomo è stato prelevato poco dopo la mezzanotte dalla sua abitazione dal vicesceriffo della contea di Los Angeles. Non avrebbe fatto alcuna resistenza ma sarebbe uscito volontariamente per farsi interrogare. È stata anche diffusa una sua fotografia, il presunto regista aveva il volto coperto da un fazzoletto mentre saliva in auto con gli agenti. Ora l’Fbi sta valutando una possibile incriminazione nei suoi confronti, Nakoula è stato precedentemente condannato per frode bancaria e pare abbia violato i termini della sua libertà vigilata producendo il film e mettendolo su Internet. C'è dunque la possibilità che possa tornare in carcere.