Insegnanti armati nelle scuole: il Senato del Tennessee approva la proposta di legge
Approvata dal Senato del Tennessee con 26 voti a favore e solo 5 contrari un nuova legge che permetterà agli insegnanti di portare armi da fuoco nelle scuole pubbliche. Ora, il controverso provvedimento, andrà al voto della Camera, dove è molto probabile che passi senza problemi.
La decisione è arrivata mercoledì 11 aprile a poco più di un anno di distanza dalla sparatoria avvenuta nel marzo 2023 in una scuola cristiana privata a Nashville, dove furono uccisi tre bambini e tre adulti, e riaccende il dibattito nazionale sul tema delle armi.
Mentre, come ricorda la Cnn, continuano i mass shootings non solo nelle scuole ma anche durante parate, festival e in luoghi di culto in tutti gli Stati Uniti. La violenza armata è la principale causa di morte di bambini nel Paese: dall'inizio dell'anno a oggi, secondo i dati del Gun Violence Archive, ne sono stati uccisi 371 sotto i 18 anni.
Ma come dovrebbe funzionare la nuova legge? Gli insegnanti potranno portare le armi in classe a patto di soddisfare determinati requisiti: avere il porto d’armi, aver passato test psicoattitudinali e frequentato un apposito corso di 40 ore coordinato con la polizia locale. Tuttavia, i loro nomi e il tipo di arma introdotte a scala verrebbero comunicati solo a pochi responsabili.
Secondo il provvedimento, infatti, nemmeno i genitori e gli alunni dovranno venire informati. Un punto controverso per molti oppositori che martedì hanno gremito la camera del Senato statale e per il senatore democratico Raumesh Akbari, che ha insistito sulla questione della trasparenza.
Fra gli oppositori c'erano anche diversi genitori repubblicani e pro armi, come Melissa Alexander, che al quotidiano stunitense News Nation ha detto di essere del tutto contraria al disegno di legge. Il figlio di 10 anni è sopravvissuto alla strage di Nashville dello scorso anno grazie alla maestra che ha chiuso la porta a chiave, fatto sdraiare i bambini a terra e li ha tenuti nel massimo silenzio.
"Se l’insegnante fosse stata armata avrebbe magari lasciato l’aula, rischiando di farsi ammazzare e di far morire gli alunni. – ha osservato la donna – Perché le stragi spesso vengono compiute con armi da guerra. Cosa vuoi fare con una piccola pistola, contro un fucile?".