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Inquinamento record, cosa sta succedendo a Nuova Delhi: scuole chiuse e limiti ai trasporti

La capitale indiana Nuova Delhi è soffocata per il terzo giorno consecutivo dall’inquinamento da smog oltre i limiti consentiti. Dopo aver registrato la seconda peggiore qualità dell’aria degli ultimi sei anni, Gopal Rai, ministro del gabinetto di Delhi con delega all’Ambiente, ha richiesto l’utilizzo della pioggia artificiale per deteriorare gli inquinanti.
A cura di Giovanni Turi
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Lo smog a Nuova Delhi
Lo smog a Nuova Delhi

Una fitta foschia grigia sta soffocando Nuova Delhi. Monumenti indistinguibili, visibilità limitata, sole pallido. Nessun umidità, ma una concentrazione di inquinanti dai livelli molto preoccupanti. Per il terzo giorno consecutivo i picchi registrati sono indicati come "più che severi".

Il record del 2024 è stato sorpassato. In alcune zone della capitale indiana l'indice della qualità dell'aria stilato dalla società svizzera IQAir ha rilevato tassi 30 volte superiori al livello massimo considerato salutare. Alle 9 di martedì 19 novembre i valori di 31 stazioni di monitoraggio su 32 erano sopra i 480 punti. Quelle di Alipur e Sonia Vihar toccano i 500.

Nella giornata di lunedì, la città ha registrato la seconda peggiore qualità dell'aria degli ultimi sei anni, con l'indice IQAir che ha toccato quota 494. I motivi di tutta questa densità di inquinanti sono da ricondurre alle condizioni meteorologiche: i venti pacati e l'abbassamento delle temperature hanno reso difficile la loro dispersione e permesso un maggior trattenimento delle polveri.

Camion bloccati e lezioni da remoto

La piaga dell'inquinamento sta colpendo l'intera cittadinanza di Nuova Delhi. La circolazione dei treni prosegue, sebbene The New Indian Express evidenzi 22 ritardi e 9 riprogrammazioni a causa dello smog.

Sempre sul fronte trasporti, con l'attivazione della fase più acuta del piano di risposta cittadino a partire da lunedì 18 novembre, è stata bloccata la circolazione a camion (eccetto quelli che trasportano prodotti essenziali o che usano combustibili puliti) e veicoli commerciali leggeri immatricolati fuori Delhi.

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Tutti i cantieri in autostrade, cavalcavia, strade, sulle linee elettriche e sugli oleodotti, sono stati sospesi. Il governo, inoltre, definisce la situazione una "emergenza medica" ed esorta le istituzioni ad adottare misure urgenti per la salvaguardia della salute pubblica.

Agli istituti degli 8 distretti occidentali dello stato Uttar Pradesh è stato ordinato di passare alla modalità online delle lezioni "fino a nuovo ordine", dichiara il commissario amministrativo Selva Kumari Jayarajan. Anche le università di Delhi e Jawaharlal Nehru hanno optato per le lezioni da remoto fino a venerdì 22 novembre.

La richiesta di pioggia artificiale

In giro per la città circolano veicoli dotati di cannoni che gettano acqua per deteriorare gli inquinanti. Gopal Rai, ministro del gabinetto di Delhi con delega all'Ambiente, pare consapevole dell'emergenza. E per questo afferma di aver cercato di contattare quattro volte il ministro nazionale dell'Ambiente, Bhupender Yadav, chiedendo un via libera per utilizzare la pioggia artificiale in modo da migliorare con maggior decisione la qualità dell'aria.

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Nessuna risposta. "Nonostante le ripetute richieste inviate il 30 agosto, il 10 e 23 ottobre, il ministro non ha risposto agli appelli del governo di Delhi", dichiara Rai. Secondo cui la proposta della pioggia artificiale sarebbe possibile grazie alla tecnica di inseminazione delle nuvole, attuabile solo tramite le autorizzazioni di organi centrali come la Direzione generale dell'aviazione civile e i ministeri dell'Interno e della Difesa.

Da qui, l'ennesimo appello di Rai che chiede al ministro Yadav la convocazione "di una riunione d'emergenza con tutte le parti interessate, compreso l'Iit Kanpur e le agenzie centrali competenti, per accelerare le autorizzazioni per la pioggia artificiale”.

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