Inondazioni senza precedenti a Sydney: 21 morti, migliaia di persone costrette a lasciare le case

Inondazioni senza precedenti a Sydney, in Australia, con decine di migliaia di residenti invitati a lasciare le proprie abitazioni mentre si contano già diverse vittime delle violente precipitazioni. Per il momento circa 60.000 persone hanno ricevuto l'ordine o un invito a evacuare, mentre il bilancio delle inondazioni che hanno flagellato larga parte della costa è salito a 21 morti. Hanno perso la vita anche una mamma di 67 anni e suo figlio di 34: i loro corpi sono stati trovati martedì mattina. In precedenza i soccorritori avevano trovato la loro auto abbandonata tra le acque a ovest di Sydney.

La situazione è drammatica: il portavoce dei servizi di soccorso, Phil Campbell, ha definito le inondazioni in corso "l'equivalente acquatico degli incendi forestali" che provocarono roghi senza precedenti nel 2019 e 2020 in Australia. E le cose non miglioreranno a breve: l'agenzia meteorologica australiana ha lanciato l'allerta per le prossime 48 ore che si annunciano "difficili". Dalla città arrivano immagini drammatiche, con auto completamente intrappolate dall’acqua e case allagate. Veicoli intrappolati anche sul Roseville Bridge.
“L’acqua è entrata in casa in un lampo”, ha raccontato un residente al Guardian spiegando la sua impotenza dinanzi alla devastazione delle inondazioni. “Ho perso la mia macchina e non c’è stato abbastanza tempo per salvarla. È straziante. Ogni volta che succede, dobbiamo far salire di livello tutto, ed è estenuante, è devastante per tutti”, ha aggiunto.
Da quasi una settimana ci sono forti piogge nello stato del Queensland e in quello del Nuovo Galles del Sud e soprattutto qui la situazione sta diventando sempre più preoccupante. Sono molte le strade allagate e i ponti inagibili. Si teme per la tenuta della diga di Manly, nella periferia a nord-ovest di Sydney, dove si sta già assistendo a piccole esondazioni.