Inondazioni e colata di lava fredda dal vulcano in Indonesia: morte 41 persone sull’isola di Sumatra
È salito a 41 morti e 17 dispersi il bilancio attuale delle inondazioni che stanno mettendo in ginocchio l'isola di Sumatra, nella parte ovest dell'Indonesia. Villaggi situati nei distretti di Agam e Tanah Datar sono stati spazzati via dalle acque dovute alle pesanti e improvvise alluvioni che hanno sommerso case ed edifici.
Gli allagamenti sono stati causati dalle piogge monsoniche e dai torrenti di lava fredda e fango che sono scesi lungo le pendici del vulcano Monte Merapi, uno dei più attivi dell'Indonesia, verso i due distretti dell'isola di Sumatra.
"Ieri sera abbiamo registrato 37 vittime, ma da questa mattina la cifra è salita ancora, toccando i 41 morti", ha dichiarato oggi, lunedì 13 maggio, Ilham Wahab, funzionario dell'Agenzia per la mitigazione dei disastri di Sumatra occidentale, citato dai quotidiani esteri. Tra le vittime ci sarebbero anche diversi bambini, secondo quanto riferiscono i media locali.
Le ricerche dei dispersi si stanno concentrando nel distretto di Agam e in quello di Tanah Datar, le zone più colpite dall'alluvione, dove vivono centinaia di migliaia di persone e dove interi villaggi di montagna sono stati spazzati via dalle acque.
La lava fredda, nota anche come lahar, è una miscela di detriti vulcanici come cenere, sabbia e ciottoli che scorre lungo le pendici di un vulcano durante il tempo piovoso.
Le immagini condivise dall'Agenzia per la mitigazione dei disastri mostrano uno spesso strato di fango e cenere che ricopriva parzialmente strade e villaggi di montagna vicino ai piedi del Monte Marapi
L'agenzia ieri aveva riferito che circa 84 unità abitative e 16 ponti sono stati colpiti dalle colate di fango vulcanico, con ulteriori inondazioni segnalate in quattro distretti, inclusa la reggenza di Agam, dove piogge torrenziali hanno sommerso più di 100 case ed edifici e trascinato via alcuni abitanti dei villaggi.