India: vicino entra in casa e la violenta, 16enne si dà fuoco per la vergogna
Per vergogna e per la paura dello stigma sociale che sarebbe seguito, una ragazza indiana di 16 anni si è data fuoco nella sua abitazione dopo essere stata violentata da un vicino di casa con l'aiuto di un altro vicino. Gli aggressori, due ragazzi riconosciuti dal fratellino piccolo della vittima, probabilmente sapevano che i genitori della 16enne l'avevano lasciata sola in casa col fratellino per andare a lavorare e quindi si sono introdotti nell'abitazione. Mentre uno era di guardia l'altro ha bloccato l'adolescente chiudendola in una stanza e abusando sessualmente di lei prima di scappare. Il fratellino della 16enne avrebbe tentavo di difenderla ma sarebbe stato aggredito a sua volta e picchiato dai due.
Subito dopo i fatti, la ragazzina, probabilmente sotto il peso della vergogna, si è versata del kerosene addosso dandosi fuoco. La 16enne è stata immediatamente soccorsa e trasportata in ospedale dove ora è ricoverata in condizioni critiche. La ragazzina ha ustioni su oltre il trenta per cento del corpo e sta lottando tra la vita e la morte. La famiglia, residente a Ghaziabad, ha subito denunciato alla polizia lo stupratore, che è stato arrestato, e l'amico di guardia che però è ancora in fuga. La polizia ritiene che la vittima sia stata selezionata dai due perché appartenente alla casta del Dalit, il livello più basso nel sistema sociale indiano.