India, uccide la figlia con un mattarello: non faceva i compiti
India, sconvolge la frequenza con la quale giungono notizie di questa tipologia. Un uomo di mezza età ha infatti ucciso sua figlia con un mattarello e la motivazione sarebbe l'inadempienza ai doveri scolastici: non faceva i compiti. Siamo a Bangalore, nell'India meridionale, Sathyanarayana Singh, 38 anni, ex pregiudicato, confessa l'atroce violenza sulla figlia che ha portato alla morte quasi istantanea della bambina. A giustificare l'atto folle sarebbero stati appunto i voti riportati dalla bambina. Per la verità, secondo quanto riportato dal "Times of India", la questione sarebbe più complessa e sullo sfondo ci sarebbe la situazione familiare controversa. L'uomo infatti, era stato accusato anni fa di aver istigato sua moglie (la madre della bambina uccisa) al suicidio, a causa di violenze fisiche e psicologiche finalizzate a convincere la donna a dargli una dote familiare più sostanziosa per il matrimonio.
Adesso, dopo la morte della donna, l'uomo si era risposato, avendo un altro bambino. Questa condurrebbe al vero motivo della rabbia che ha portato all'omicidio, ovvero che la bambina non volesse vivere con la sua matrigna, ma invece continuare ad abitare dai suoi nonni, come da sette anni a questa parte. L'uomo, inizialmente, avrebbe provato ad evitare l'arresto, scaricando le colpe su un rapimento della bambina e la conseguente uccisione. Poi invece, è stato costretto a confessare. Con un attacco di rabbia dopo una lite, l'uomo avrebbe trascinato la bambina, di nome Neha, nella sua stanza e quindi ha dato il via alle percosse con un mattarello da cucina. In questo momento gli inquirenti indagano sull'eventualità che la matrigna abbia potuto istigare il marito all'uccisione della bambina.