India, stuprò una bambina di 4 anni e la abbandonò in un bosco: insegnante sarà impiccato
Fra meno di un mese, il prossimo 2 marzo, in India un uomo sarà giustiziato tramite impiccagione. Si tratta della prima persona condannata alla pena capitale per aver violentato un bambino da quando è stata introdotta una modifica alla legge. Un tribunale di Satna, nello stato indiano centrale del Madhya Pradesh, il 19 settembre scorso ha emesso la condanna a morte nei confronti dello stupratore, un insegnante di ventisette anni che si chiama Mahendra Singh Gond e che è accusato di aver violentato una bambina di quattro anni. Mahendra Singh Gond è stato riconosciuto colpevole del reato di stupro di una persona di età inferiore ai 12 anni, reato che da quando è stata modificata la legge prevede appunto fino alla condanna a morte. La brutale violenza si è consumata alla fine dello scorso giugno, quando l'insegnante ha rapito la piccola, l’ha stuprata e poi ha abbandonato il corpo in un bosco, credendo fosse morta. Un crimine che ha scosso l'intera nazione e ha spinto la polizia ad agire rapidamente per trovare il responsabile di tale orrore, arrestato poi poco dopo.
La vittima ha subito svariati interventi chirurgici dal giorno dello stupro – La bambina fortunatamente è stata trovata in tempo dai familiari e si è salvata, anche se ha riportato ferite gravissime che l’hanno costretta a restare per mesi in un ospedale di New Delhi e subire svariati interventi chirurgici effettuati per tentare di restituirle le funzioni dell’intestino. Attualmente il condannato a morte è rinchiuso in un carcere di Jabalpur, nello stato del Madhya Pradesh. I giudici, condannando l’uomo, hanno detto che quanto accaduto è ancor più grave considerato che lo stupratore è un insegnante che avrebbe dovuto proteggere i suoi studenti.