India, le frane inghiottono interi villaggi: almeno 93 morti, si temono centinaia di dispersi

Almeno 93 persone sono morte e centinaia di altre sarebbero ancora disperse dopo che le intense piogge che si sono abbattute ieri nella stato meridionale indiano del Kerala hanno provocato enormi frane nelle zone collinari del distretto di Wayanad.
A cura di Davide Falcioni
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Almeno 93 persone sono morte e decine di altre sono ancora disperse dopo che le intense piogge che si sono abbattute ieri nella stato meridionale indiano del Kerala hanno provocato enormi frane nelle zone collinari del distretto di Wayanad. Le operazioni di soccorso sono ancora in corso ma sono ostacolate dalle forti precipitazioni e dal crollo di un ponte fondamentale per il raggiungimento della zona, ragion per cui si teme che il bilancio delle vittime possa essere molto più pesante di quello attualmente accertato. "Saremo in grado di valutare l'entità dei danni solo tra poche ore", ha detto alla Bbc Hindi il ministro locale delle Foreste e della protezione della fauna selvatica, A. K. Saseendran.

"Stiamo cercando in tutti i modi di salvare la nostra gente", ha dichiarato il ministro della Sanità del Kerala, Veena George. In un post pubblicato su X, il premier indiano Narendra Modi si è detto "addolorato per le frane in alcune zone di Wayana", un distretto collinare che fa parte della catena montuosa dei Ghati occidentali. "I miei pensieri sono rivolti a tutti coloro che hanno perso i loro cari e prego per i feriti", ha scritto Modi, annunciando un risarcimento di 2.388 dollari per ciascuna delle famiglie delle vittime. Il dipartimento meteorologico indiano ha alzato lo stato di allerta in Kerala, sferzato da piogge incessanti: per questo le autorità hanno ordinato la chiusura delle scuole.

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Quello del Kerala è uno stato molto vulnerabile ai fenomeni meteo estremi, come le forti piogge che causano inondazioni e frane. Quasi 500 persone sono morte nel 2018 in una delle peggiori alluvioni della storia del Paese. L'India è regolarmente colpita da gravi inondazioni durante la stagione dei monsoni, che va da giugno a settembre e porta con sé la maggior parte delle precipitazioni annuali dell'Asia meridionale. Gli scienziati ritengono che i monsoni stiano diventando più irregolari a causa dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale.

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