India, il candidato premier contro i marò: “In quale prigione si trovano?”

Narendra Modi, il candidato premier della destra in India, parlando dalla città di Kasargod ha “utilizzato” per la sua campagna elettorale la vicenda dei due marò italiani accusati di omicidio. Il suo è stato un attacco che non era imprevedibile in quanto la vicenda dei due marò e della Enrica Lexie è ancora un tema molto sensibile nello stato meridionale e dunque “utile” da utilizzare per la campagna elettorale: “In quale prigione indiana sono tenuti gli italiani?”, così Modi che ha voluto accusare il premier Manmohan Singh, il ministro della Difesa e il governatore che hanno permesso “ai due marines che hanno ucciso due pescatori di lasciare il Paese”.

Le autorità accusate di non aver imprigionato i marò – Ai tre leader indiani attualmente al governo Modi ha dunque chiesto, ironicamente, di sapere in quale carcere sono detenuti Latorre e Girone. Secondo il leader, il Congresso avrebbe riservato un trattamento privilegiato ai due marò che dal 18 gennaio 2013 si trovano in libertà provvisoria dietro cauzione nell'ambasciata d'Italia a New Delhi su ordine della stessa Corte Suprema. Il caso dei due fucilieri italiani, intanto, approderà di nuovo in aula il 31 luglio prossimo, come deciso dal tribunale speciale indiano.