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India, figlio di un proprietario terriero scompare nel nulla: impostore lo sostituisce per 41 anni

Un uomo che per 41 anni ha finto di essere il figlio di un ricco proprietario terriero indiano è stato condannato a 7 anni di carcere per furto d’identità.
A cura di Davide Falcioni
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Furto d'identità e associazione a delinquere: sono i reati per i quali è stato condannato a sette anni di carcere un uomo che per 41 anni ha finto di essere il figlio di un ricco proprietario terriero indiano. L'impostore aveva assunto l'identità di Kanhaiya Singh, scomparso nel 1977 nello Stato del Bihar, India nord-orientale, mentre tornava a casa da scuola.

I suoi genitori denunciarono subito la sparizione del figlio, tuttavia le ricerche non portarono a niente. Kanhayia era il primogenito del benestante Kameshwar Singh, importante proprietario terriero nel distretto di Nalanda, che dopo la scomparsa cadde in disperazione: non trovando risposte dalle autorità, decise di recarsi da stregoni, indovini e ciarlatani, uno dei quali un giorno gli disse non solo che suo figlio era vivo ma anche che presto sarebbe ritornato.

Pochi anni dopo, nel settembre del 1981, in un villaggio vicino a quello in cui era scomparsi il 16enne, arrivò effettivamente un giovane. Il ragazzo sosteneva di essere "figlio di una persona importante" ma per vivere cantava e mendicava.

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Ben presto la notizia arrivò a Kameshwar Singh, ormai anziano e quasi cieco, il quale si convinse che quello fosse davvero il suo ragazzo.  Di tutt'altro avviso invece la moglie di Singh, Ramsakhi Devi, che si rese subito conto che quell'uomo non era chi diceva di essere. Lo denunciò per furto d'identità e l'impostore trascorse un mese in carcere. Kameshwar Singh, però, era irremovibile: quel giovane era il primogenito scomparso.

Dayanand Gosain, questo il vero nome dell'impostore, dopo quasi 40 anni è stato dichiarato colpevole di furto d'identità, imbroglio, associazione a delinquere, con una condanna in prigione di sette anni. Durante il lungo processo l'uomo ha cercato di mutare la sua vera identità utilizzando un certificato falso ma rifiutando sistematicamente di fornire un campione del Dna da confrontare con quello della figlia di Singh.

Negli anni in cui Gosain si è spacciato per Kanhayia Singh ha frequentato l'università, si è laureato, si è sposato, ha votato, ha ottenuto un porto d'armi e ha amministrato le terre di "suo padre".

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