India: donna vince elezioni locali. Sua figlia, stuprata per vendetta, si suicida
Dramma in India, dove una ragazzina di appena 16 anni si è suicidata impiccandosi dopo essere stata rapita e violentata da due ragazzi: la giovane non ha retto alla vergogna: era stata stuprata per una squallida vendetta nei confronti della madre, "colpevole" di aver vinto le elezioni locali a Mirzapur, nell'Uttar Pradesh, in India.
La sedicenne era stata rapita il 23 dicembre mentre dormiva: due uomini l'avevano trascinata in un campo e brutalmente violentata, lasciandola esanime. Disperata, la ragazza era rientrata a casa ed aveva raccontato la violenza subita alla madre, per poi andare a sporgere denuncia. Gli agenti tuttavia non hanno dato importanza al suo racconto mandandola via con qualche rassicurazione piuttosto debole.
Liquidata in pochi minuti e trattata come una "poco di buono" la giovane era rientrata a casa umiliata e profondamente sconvolta, come se quel comportamento da parte della polizia avesse di fatto autorizzato lo stupro subito. Per questo non è riuscita a reggere allo shock e si è impiccata il 25 dicembre nella sua casa.
Solo successivamente, e con un morto sulla coscienza, gli agenti hanno avviato le ricerche ed arrestato gli stupratori: è emerso che i due erano cugini del candidato uscito perdente dalle elezioni, che violentando la figlia della vincitrice hanno voluto vendicare barbaramente la sconfitta subita. Non si tratta di una circostanza nuova: il 20 dicembre quattro persone sono state uccise e altre due sono rimaste ferite in uno scontro tra fazioni politiche rivali.