India: devastazioni, inondazioni e migliaia di pellegrini bloccati (VIDEO)
La stagione dei monsoni è appena iniziata e l’India è già devastata dalle forti piogge che si stanno abbattendo sul paese in questi giorni. La zona attualmente più colpita è il nord-est del paese, nello stato di Uttarakhand, dove almeno 73 persone sono morte e almeno 73.000 sono intrappolate dalle inondazioni, e nello stato di Himachal Pradesh. Sébastien Farcis, corrispondente di rfi in India, ha descritto le condizioni della città di Rishikesh così “l'enorme statua del dio Shiva, che meditava a circa cinque metri sopra il Gange, è ora coperta fino alle spalle dal fiume in piena. Queste onde hanno parzialmente isolato questa regione del nord-est dell'India, portando via edifici, tagliando strade e ponti”.
Oltre 58 mila pellegrini sono rimasti isolati in un passo della catena montuosa dell’Himalaya, dove sono stati soccorsi da degli elicotteri, su un percorso ritenuto sacro per i sikh. Finora sono stati trasportati in salvo circa 200 pellegrini Nei pressi del santuario di Kedarnath, circa 40 poliziotti, che erano impegnati in operazioni di soccorso, sono scomparsi a causa delle forti piogge. Solo cinque dei 50 agenti in servizio sono stati rintracciati. Nelle operazioni di salvataggio e di approvvigionamento vengono impiegati tutti gli elicotteri disponibili, anche quelli privati. Ora tutti gli occhi sono puntati su Nuova Delhi, dove a preoccupare è il fiume Yamuna che, secondo le previsioni degli esperti, potrebbe sommergere parte della città. Infatti, il fiume si snoda nel centro della città indiana e ha già raggiunto il livello d’allarme. Per scongiurare altre tragedie, le zone più a rischio sono state evacuate perché si attende una piena mercoledì mattina, proveniente da una diga a monte.