India, bimba di 5 anni rapita, torturata e stuprata. Prova ad ammazzarla ma lei sopravvive
Ancora una volta, purtroppo, l’India è al centro di una scioccante vicenda di abusi sessuali su minore. La vittima, in questo caso, è una bambina di appena 5 anni rapita, torturata e stuprata da un uomo di 24 anni nella periferia di Bangalore, città dell’India meridionale sita a oltre 2mila chilometri di distanza dalla capitale Nuova Delhi. La violenza è avvenuta durante la notte del 3 giugno scorso.
La ricostruzione della polizia
Secondo le informazioni raccolte dalla polizia, incrociate con le dichiarazioni dell’uomo che si è dichiarato responsabile dell’accaduto, la giovane vittima sarebbe stata rapita intorno alle due di notte nei pressi della tenda dove viveva con i genitori. La bambina era uscita all’aperto per soddisfare alcune impellenze biologiche quando l’uomo, probabilmente sotto l’effetto dei fumi dell’alcool, l’avrebbe prelevata con la forza per recarsi in un luogo appartato e abusarne dopo averle tagliato le dita.
Il corpo della bambina, in stato di incoscienza, è stato ritrovato intorno alle tre di notte da un passante, che ha subito informato la polizia del ritrovamento e delle gravi ferite alla testa riportate dalla vittima, probabilmente dovute a dei colpi inferti con un sasso al fine di ucciderla. Le autorità hanno provveduto immediatamente a trasportare la bambina presso l’Ospedale di Bowring a bordo di un’auto della polizia ma, visti i traumi riportati, non è stato possibile interrogarla.
Lo scioccante risveglio dei genitori
La madre della giovane vittima ha iniziato a cercare la figlia solo dopo il suo risveglio, avvenuto intorno alle sei di mattina, senza riuscire a ritrovarla e senza sapere che cosa le fosse successo. Soltanto a distanza di diverso tempo sarebbe riuscita a scoprire che la bambina era stata trasportata in ospedale a causa dell’orrore vissuto dalla figlia nelle ore precedenti.
La famiglia della bambina lo conosceva
La polizia è riuscita ad arrestare il responsabile della violenza a distanza di appena 12 ore dall’accaduto anche grazie alle immagini catturate dalle telecamere a circuito chiuso della zona. L’uomo, D. Veeresha, uno straccivendolo 24enne, era originario di Chitradurga, la stessa città dalla quale i genitori della bambina, entrambi operai, si erano trasferiti temporaneamente per cercare lavoro.
Il 24enne era noto alla famiglia della vittima e ha confessato le sue colpe, dichiarando che il suo piano era simulare la morte della bambina in un incidente stradale perché temeva che potesse riconoscerlo.