India, 16enne in terapia intensiva stuprata. Proteste e scontri davanti all’ospedale
Una ragazza di 16 anni ha affermato di essere stata violentata mentre si trovava nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Jagriti, di Kanpur, in India, a quasi 500 chilometri dalla capitale Nuova Delhi. L’incidente sarebbe avvenuto, quindi nella regione dell’Uttar Pradesh, tristemente nota per i numerosi assalti ai danni di donne di tutte le età.
Drogata e violentata
La ragazza violentata era stata ricoverata a causa di un collasso avuto durante una festa. La vittima della violenza sostiene di essere stata sedata e poi stuprata da un infermiere di guardia presso l’unità dei terapia intensiva dell’ospedale. L’uomo si sarebbe presentato nella sua stanza affermando che i suoi vestiti andassero cambiati perché bagnati. La ragazza avrebbe chiesto di chiamare un’infermiera o sua madre ma l’accusato si sarebbe rifiutato affermando che i genitori della 16enne fossero andati via e che lui fosse l’unica persona disponibile al momento.
La paziente sarebbe quindi stata portata in un bagno e denudata personalmente dall’infermiere, mettendo a disagio la ragazza, che sarebbe corsa verso il suo letto. Per questa ragione, l’uomo si sarebbe allontanato per ritornare con una siringa riempita con una sostanza non precisata prima di violentare la paziente. Quest’ultima riferisce di aver avuto la percezione che stesse succedendo qualcosa di brutto ma di non essere in grado di raccontare l’accaduto sotto l’effetto della sostanza che le era stata iniettata.
La notte in cui sarebbe avvenuta la violenza, il padre della ragazza avrebbe chiesto di incontrare la figlia ma ciò gli sarebbe stato vietato dal personale ospedaliero, motivo per cui l’uomo sarebbe venuto a conoscenza di quanto successo soltanto dopo essere entrato con la forza nel reparto in cui si trovava la figlia.
Proteste per l'alto numero di stupri
L’accusato è stato arrestato venerdì 23 giugno ma ciò non ha impedito ad un folla inferocita di radunarsi davanti all’ospedale per protestare contro l’altissimo numero di violenze sessuali che si verificano in India (mediamente, una donna subisce uno stupro ogni 15 minuti).La polizia è intervenuta per calmierare la situazione ma l’agitazione ha portato i manifestanti a scontrarsi con gli agenti, ritenuti responsabili dello scarso livello di sicurezza offerto alla popolazione. Alcuni poliziotti sono stati feriti gravemente.