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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Indagine Onu: “I metodi di guerra di Israele sono compatibili con le caratteristiche del genocidio”

Secondo il comitato ONU che indaga sul massacro di Gaza solo nel mese di febbraio le forze israeliane avevano utilizzato più di 25mila tonnellate di esplosivi, “l’equivalente di due bombe nucleari”, o circa il doppio della bomba sganciata su Hiroshima.
A cura di Davide Falcioni
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La guerra condotta da Israele a Gaza è "coerente con le caratteristiche del genocidio". A dirlo non è un'organizzazione filo-palestinese bensì un comitato delle Nazioni Unite incaricato di indagare sulle pratiche dello stato ebraico nella Striscia. In un rapporto che verrà presentato lunedì all'Assemblea Generale dell'ONU a New York, la commissione sottolinea le "massicce perdite di civili e le condizioni imposte ai palestinesi sul campo, mettendo intenzionalmente in pericolo le loro vite".

Fondata nel 1968 dall'Assemblea generale dell'ONU, questa commissione ha il compito di indagare sulle pratiche israeliane che riguardano i diritti umani nei Territori palestinesi occupati. In un nuovo report, ha analizzato il periodo che va dall'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 fino allo scorso luglio. "Attraverso l'assedio di Gaza, l'ostruzione degli aiuti umanitari, gli attacchi mirati e l'uccisione di civili e operatori umanitari, nonostante i ripetuti appelli delle Nazioni Unite, gli ordini vincolanti della Corte internazionale di giustizia e le risoluzioni del Consiglio di sicurezza, Israele sta intenzionalmente causando morte, fame e gravi lesioni", ha dichiarato il comitato in una nota diramata stamattina.

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Fame usata come metodo di guerra

Gli investigatori hanno confermati che Israele "usa la fame come metodo di guerra e infligge punizioni collettive alla popolazione palestinese", circostanza evidenziata nei mesi scorsi anche da importanti leader mondiali. Il rapporto mostra come la vasta campagna di raid aerei di Israele a Gaza abbia decimato i servizi essenziali e innescato un disastro ambientale con effetti duraturi sulla salute.

A febbraio, le forze israeliane avevano utilizzato più di 25mila tonnellate di esplosivi nella Striscia di Gaza, "l'equivalente di due bombe nucleari", o circa il doppio della bomba sganciata su Hiroshima, si legge nel rapporto. "Distruggendo i sistemi vitali di approvvigionamento idrico, igienico-sanitario e alimentare e contaminando l'ambiente, Israele ha creato un mix letale di crisi che infliggerà gravi danni alle generazioni a venire", ha dichiarato il comitato, affermando di essere "profondamente allarmato dalla distruzione senza precedenti delle infrastrutture civili e dall'alto numero di morti a Gaza".

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Israele usa sistemi di puntamento assistiti dall'intelligenza artificiale

Secondo l'ONU, l'impressionante numero di morti solleva serie preoccupazioni sull'uso da parte di Israele di sistemi di puntamento potenziati dall'intelligenza artificiale (AI). "L'uso da parte dell'esercito israeliano di sistemi di puntamento assistiti dall'intelligenza artificiale, con una minima supervisione umana, in combinazione con bombe pesanti, sottolinea il mancato rispetto da parte di Israele dell'obbligo di distinguere tra civili e combattenti e di adottare misure di protezione adeguate per prevenire la morte di civili", si legge nel rapporto. La commissione è particolarmente preoccupata per le notizie di nuove direttive che abbassano i criteri di selezione dei bersagli, che sembrano aver permesso all'esercito di usare sistemi di intelligenza artificiale per "generare rapidamente decine di migliaia di bersagli, così come per seguire i bersagli fino alle loro case, in particolare di notte, quando le famiglie si rifugiano insieme".

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