Indagato Didier Raoult, il guru dell’idrossiclorochina contro il Covid: “Gravi irregolarità”
Ancora guai con la giustizia per Didier Raoult, infettivologo francese tra i principali sostenitori dell'idrossiclorochina contro il Covid-19.
L'esperto dovrà infatti affrontare una nuova inchiesta giudiziaria nei suoi confronti su spinta dei ministeri della Salute e della Ricerca francesi, dopo quella della Procura di Marsiglia, nella quale viene accusato di aver falsificato i suoi studi e di "gravi disfunzioni" nella gestione dell'Istituto IHU Méditerranée Infection.
Dal rapporto dell’Inspection générale des affaires sociales (IGAS) pubblicato il 5 settembre, emergerebbero gravi violazioni in ambito sanitario e della ricerca scientifica ai sensi dell’articolo 40 del codice di procedura penale.
Pierre-Edouard Fournier, attuale direttore dell’istituto, che era stato diretto dal 2011 fino a fine agosto proprio da Didier Raoult, ha deciso di sospendere tutti gli studi clinici in corso.
Nel rapporto vengono sottolineate "alcune pratiche mediche e scientifiche inadeguate diffuse" all'interno dell'Istituto ospedaliero universitario. Pratiche definite "non conformi alle normative e che possono generare un rischio per la salute dei pazienti, in particolare durante i protocolli di ricerca".
Viene fatto in particolare riferimento ad alcune pratiche "che rischiano di rientrare nell'ambito penale", rivolte ai pazienti curati presso l'IHU per Covid-19 o tubercolosi a cui sono state somministrate "molecole al di fuori della loro autorizzazione all'immissione in commercio".
Dal 2020 ad oggi, l’infettivologo Didier Raoult non è riuscito a pubblicare uno studio serio e credibile che dimostrasse l’efficacia dell’idrossiclorochina nei pazienti Covid-19, nonostante abbia continuato a diffondere tale convinzione.
La notizia dell'indagine è stata rilanciata in Italia, tra gli altri, anche dal virologo Roberto Burioni. Il quale ha anche aggiunto: "Gli unici farmaci che sono stati dimostrati da solidi studi essere efficaci nella terapia domiciliare del COVID-19 sono gli antivirali e gli anticorpi monoclonali. Ivermectina, idrossiclorochina, azitromicina e via dicendo sono totalmente inutili e spesso dannosi".