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Incinta a 11 anni dopo violenza del patrigno: non può abortire

Il patrigno abusa della figlia di 11 anni. Lei resta incinta, ma, così giovane, il parto costituisce un pericolo per sé e per il feto. Secondo la legge cilena, la ragazza non può abortire.
A cura di Redazione
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I cileni stanno manifestando il proprio dissenso nei confronti del governo conservatore Sebastian Pinera per le posizioni espresse dalla maggioranza contro ogni forma di interruzione di gravidanza. L'aborto è stato legale in Cile fino al 1973, quando la dittatura di Pinochet ne vietò la pratica medica. Il divieto è proseguito fino ai giorni nostri ed è tornato di attualità con la notizia di una bambina di 11 anni che, violentata dal patrigno, è rimasta in cinta. La giovane età della bambina rende la gravidanza particolarmente pericolosa per sé e per il feto. Le proteste dei cileni, partite da questo fatto di cronaca, contestano al governo l'inflessibilità sul tema. Il Cile, del resto, non è che uno dei tanti paesi sudamericani che hanno vietato la pratica. Al paese di Pinera si aggiungono El Salvador, Costa Rica, Nicaragua, Repubblica Dominicana, Honduras e Surinan.

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