Incidente bus Tunisia, aumentano le vittime: 26 morti e 16 feriti. Ha fatto un volo di 70 metri
Si è aggravato nel corso della notte il bilancio delle vittime dell'incidente che ha coinvolto un autobus turistico in Tunisia ieri pomeriggio: sono 26 i morti accertati, secondo l'ultimo bollettino diffuso dal Ministero della Salute, mentre i feriti sono 16 e alcuni di loro versano in gravi condizioni. I passeggeri erano giovani tunisini di età compresa tra i 20 e i 30 anni che erano partiti dall'area di Tunisi per recarsi ad Ain Draham, località molto gettonata nei mesi autunnali nel nord ovest della Tunisia.
Sul posto si erano recati il presidente della Repubblica Kais Saied ed il primo ministro Youssef Chahed, che ha aperto un'unità di crisi. Sono in fase avanzata le operazioni di riconoscimento dei cadaveri e si attende per la giornata di oggi la riconsegna dei corpi delle vittime alle famiglie all'ospedale Charles Nicolle di Tunisi. "E' molto probabile che l'autista dell'autobus abbia perso il controllo del veicolo in una curva conosciuta per essere pericolosa e il mezzo si è capovolto quattro volte prima di adagiarsi su un fianco al fondo della scarpata", ha spiegato il direttore regionale della protezione civile di Jendouba, Mounir Ryabi, aggiungendo che il bus è precipitato da un'altezza di 70 metri. Secondo il ministro tunisino del Turismo, René Trabelsi, il bus turistico apparteneva ad un'agenzia di viaggi riconosciuta e con regolare licenza.
A bordo dell'autobus viaggiavano 43 persone. Stando a quanto accertato i passeggeri erano partiti da Tunisi ed erano diretti ad Ain Draham, una destinazione molto frequentata nei mesi autunnali, che sorge a 800 metri di quota sulle pendici del Djebel Bir, uno dei monti Kroumirie, al confine con l'Algeria. L'incidente ha profondamente commosso i cittadini tunisini soprattutto per la giovane età delle vittime, tutte tra i venti e i trent'anni.