Inchiesta del NY Times: “Bombe italiane sganciate dai sauditi sui civili in Yemen”
Una vicenda tutta italiana apre in queste ore l'edizione online del New York Times: uno dei più autorevoli giornali del mondo racconta come l'Arabia Saudita stia utilizzando bombe fabbricate in Sardegna nella guerra in Yemen, causando migliaia di morti – molti dei quali civili innocenti. La videoinchiesta, realizzata da Barbara Marcolini, Malachy Browne e Ainara Tiefenthaler, mostra il percorso realizzato dagli ordigni dall'Italia al Medio Oriente confermando denunce lanciate da un paio di anni a questa parte dalle associazioni pacifiste come la Rete Disarmo e l'Osservatorio Opal, che da tempo segnalavano l'intenso traffico di armi dalla Sardegna all'Arabia. "L'Italia – spiega il Nyt mostrando immagini di guerra – non è l'unico Paese che invia armi all'Arabia Saudita. In base alla nostra inchiesta c'è stato un aumento sostanziale dell'export nel settore solo nel 2017".
Il filmato mostra le immagini delle visite ufficiali a Riad della premier britannica Theresa May e del presidente statunitense Donald Trump, ma anche gli incontri di Paolo Gentiloni e del ministro della Difesa Roberta Pinotti per sottolineare come i buoni rapporti tra i due Paesi avrebbero favorito anche interessi commerciali legati alle armi. Bombe e missili, fabbricati in Italia dalla tedesca Rwm, partono dall’aeroporto di Cagliari verso l’Araba Saudita. Dal 2015 a maggio del 2017 l’Italia ha fornito armi, bombe e munizioni all’Arabia Saudita per circa 40 milioni di euro. Tre mesi fa la Camera dei deputati ha respinto l'ipotesi di embargo relativo alla fornitura di bombe italiane verso l’Arabia Saudita, così come una partecipazione, seppur indiretta, dell’Italia in un conflitto privo di autorizzazione e di mandato internazionale. Il provvedimento restrittivo, oltre che da molte organizzazioni, era stato richiesto dal Parlamento UE.
La Farnesina: "Rispettiamo il diritto internazionale"
Non si è fatta attendere la replica del Governo italiano: "L'Italia osserva in maniera scrupolosa il diritto nazionale ed internazionale in materia di esportazione di armamenti e si adegua sempre ed immediatamente a prescrizioni decise in ambito Onu o Ue. L'Arabia Saudita non è soggetta ad alcuna forma di embargo, sanzione o altra misura restrittiva internazionale o europea". Dal ministero degli Esteri si osserva inoltre che "quanto riportato dal New York Times è una vicenda già nota, sulla quale il governo ha fornito chiarimenti più volte nel corso della legislatura, anche in sede parlamentare".