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Incendio traghetto Olympia, trovato vivo uno dei dispersi: “Ho sentito altre voci sulla nave”

L’uomo, un 21enne cittadino bielorusso, sarebbe rimasto per tutto il tempo in una sezione non raggiunta dalle fiamme dell’Euroferry Olympia.
A cura di Antonio Palma
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Uno dei passeggeri considerati dispersi dopo l’incendio del traghetto Olympia al largo di Corfù, in Grecia, è stato rinvenuto vivo e in buone condizioni di salute dai soccorritori ancora a bordo della nave. L’annuncio della Guardia costiera greca però potrebbe non essere la sola buona notizia relativa al disastro. Lo tesso superstite, secondo i media ellenici, avrebbe raccontato che a bordo potrebbero esserci altre persone ancora vive ma intrappolate. L’uomo, un 21enne cittadino bielorusso, sarebbe rimasto per tutto il tempo in una sezione non raggiunta dalle fiamme a poppa dell'Euroferry Olympia e sarebbe uscito allo scoperto solo dopo che i soccorritori hanno spento l’incendio, riuscendo a prendere contatto autonomamente con soccorsi.

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"Per fortuna sono vivo" sono state le sue prime parole all’arrivo sulla terraferma, come ha riferito l’emittente televisiva greca Skai. È stato portato in ospedale per controlli ma generalmente sarebbe in buona salute. Il superstite sarebbe riuscito a raccontare ai soccorritori di aver sentito altre voci sul traghetto durante l’incendio che lo ha bloccato. Parole che ridanno fiducia e premettono nuovamente di sperare di poter trovare in vita altre persone disperse a bordo della nave costante ormai siano passati due giorni dal terribile rogo che ha distrutto l’imbarcazione venerdì davanti all'isola di Corfù, mentre era in navigazione verso Brindisi.

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La guardia costiera greca che sta coordinano i soccorsi le ricerche, che restano difficili vista la situazione a bordo, ha espresso un cauto ottimismo sull'ipotesi di poter salvare altre persone ma non si sbilancia. "Siamo ottimisti sul fatto che possiamo trovare altri ed è per questo che stiamo continuando l'attività" ha spiegato uno dei soccorritori. Secondo l’ultimo bollettino le persone date per disperse erano 12 in base alla lista dei passeggeri , ora passate a 11 dopo il salvataggio del disperso. Nel frattempo la nave è stata rimorchiata in un luogo sicuro nel nord di Corfù dove si sta cercando di far raffreddare le parti più roventi prima di entrare.

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Una tragedia e un numero di disperi elevato a cui ancora non sa dare una spiegazione certa il comandante del traghetto Vincenzo Meglio. “Di più non abbiamo potuto fare, al momento in cui ho dichiarato l'abbandono nave tutti i passeggeri, e tutto l'equipaggio, erano radunati sul ponte. Il commissario di bordo mi ha più volte ripetuto, dopo averli contati, che erano tutti presenti” ha raccontato il 42enne procidano a Messaggero. L’unica ipotesi che fa è che qualcuno, spinto dalla paura, possa esseri gettato in mare prima di salire sulle scialuppe. Del resto “Le fiamme si sono propagate in maniera velocissima, se avessimo aspettato ancora cinque minuti anche la zona delle scialuppe sarebbe stata invasa dalle fiamme” ha sottolineato il comandante.

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