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Incendio a Tenerife, il presidente Clavijo: “Ancora fuori controllo, è il peggiore degli ultimi 40 anni”

Le fiamme sono divampate nella più grande delle isole dell’arcipelago delle Canarie durante la notte tra martedì 15 e mercoledì 16 agosto: già distrutti 2.600 ettari, oltre 7.600 le persone colpite, ma i numeri sembrano destinati a crescere.
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Foto: Twitter @AT_Brif
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Il tremendo incendio sull'isola di Tenerife, la più grande dell'arcipelago spagnolo delle Canarie, è divampato nella notte tra martedì 15 e mercoledì 16 agosto ed è tuttora in corso e fuori controllo. Le fiamme, che hanno già ridotto in polvere oltre 2600 ettari, stanno interessando un'estesa area rurale boschiva, montuosa e ricca di gole, condizioni che rendono l'intervento dei vigili del fuoco ancora più difficile.

Secondo i report rilasciati nella giornata di ieri, 17 agosto, il perimetro dell'incendio supera già i 30 chilometri: il presidente regionale Fernando Clavijo non ha esitato a definirlo "il peggior incendio degli ultimi 40 anni".

Foto: Twitter @BomberosTf
Foto: Twitter @BomberosTf

Le fiamme, propagatesi nel giro di poco tempo anche grazie alle difficoltà riscontrate nelle operazioni di spegnimento, sono ancora distanti dai centri maggiormente abitati come Santa Cruz – città principale dell’isola, situata a 20 chilometri dal fronte di fuoco – ma sono già arrivate a minacciare diversi paesi: nella mattinata di ieri il governo ha ordinato il confinamento della città di La Esperanza, nel comune di Rosario, mentre i quattro centri abitati di Arrate, Chivisaye, Media Montaña e Ajafoña (dove vivono in tutto più di 30mila persone) sono stati evacuati per precauzione.

In totale, sono circa 7.600 le persone colpite, ma i numeri sembrano destinati a crescere: "Il caldo estremo e le condizioni meteorologiche stanno complicando il lavoro dei vigili del fuoco", ha dichiarato Fernando Clavijo nel corso di una conferenza stampa a Tenerife. Il presidente del governo dell'arcipelago ha inoltre sottolineato che oltre 250 persone e 17 aerei sono al lavoro giorno e notte per cercare di domare le fiamme.

Il governo regionale ha comunicato la chiusura al pubblico, a partire da giovedì alle 18:00 ora locale, del Parco Nazionale del Teide, una delle attrazioni turistiche più importanti dell'isola. Verranno inoltre evacuate, e naturalmente non saranno visitabili, anche tutte le aree naturalistiche e le strutture turistiche nella zona adiacente al vulcano Teide.

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