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Incendi in Grecia, il racconto da Atene: “Il fuoco ha distrutto quasi tutte le foreste, non rimane nulla”

Continuano le operazioni dei Vigili del Fuoco greci che stanno lavorando per spegnere l’incendio scoppiato nella zona a nord di Atene. Migliaia di persone sono state evacuate dalle loro case, si conta un morto. Per parlare della situazione Fanpage.it ha intervistato Valia Kaimaki, assistant professor della Ionian University, che attualmente si trova nella capitale.
A cura di Eleonora Panseri
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In Grecia da giorni Vigili del fuoco e Protezione Civile stanno lavorando senza sosta per spegnere l'incendio che nella giornata di domenica 11 agosto è scoppiato nella zona a nord della capitale Atene. Migliaia di persone sono state evacuate dalle loro abitazioni, distrutte dalle fiamme insieme a case, automobili e fabbriche.

Tra le località più colpite ci sono quelle intorno al monte Pentelico, dove la vegetazione ha preso rapidamente fuoco, come Penteli, Maratona, Nea Makri. Per parlare della situazione e dei danni Fanpage.it ha raggiunto telefonicamente la professoressa Valia Kaimaki, che insegna Digital Journalism presso la Ionian University e che al momento si trova ad Atene.

La professore Valia Kaimaki
La professore Valia Kaimaki

Professoressa, qual è la situazione al momento?

Sono passate circa 40 ore da quando il rogo è scoppiato e c'è una vittima, una donna di 63 anni. Non sappiamo ancora quante auto e case sono state divorate dalle fiamme, così come non abbiamo idea della superficie di foresta che è andata distrutta, non è ancora certo. Ci sono circa 700 Vigili del Fuoco al lavoro. Questo è uno dei pochi dati certi che abbiamo.

Da cosa è stato causato l'incendio? Come è riuscito a divampare così rapidamente?

Una serie di fattori hanno causato e alimentato gli incendi. Il primo è sicuramente il cambiamento climatico. Abbiamo avuto temperature elevate quest'estate, la stagione è stata molto secca e c'è forte vento. In più, la città di Atene è completamente circondata dalle montagne, se non per il lato che dà sul mare.

Ci sono molte gole nelle montagne che consentono il passaggio dell'acqua verso il mare, ma anche del vento e quando vengono raggiunte dal fuoco è davvero difficile intervenire.

Al momento non si sospetta che i roghi siano dolosi ma non possiamo ancora dirlo, è sicuro che ci sarà un'indagine appena la situazione si risolverà. La grande domanda è quanto siano effettivamente pronte le autorità a gestire questo tipo di eventi.

Cosa succederebbe se le fiamme raggiungessero Atene? Com'è la situazione in città?

Atene non ha molti spazi verdi, quindi se il fuoco dovesse arrivare qui non troverebbe nulla da bruciare. Il problema in questi giorni è stato il fumo, è stato terribile, ha dato diversi problemi a molto persone. All'inizio la situazione era accettabile, ma quando le fiamme hanno raggiunto le case, le macchine e le fabbriche il fumo è diventato irrespirabile.

L'associazione dei giornalisti ci ha inviato delle linee guida, consigli su cosa fare, come, per esempio, "non uscite di casa, non respirate il fumo, tenete chiuse le finestre". Dal numero di emergenza 112 sono arrivati tantissimi messaggi che chiedevano alla popolazione di lasciare le case o di rimanere all'interno, a seconda della situazione.

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Il problema è che le persone in Grecia non vogliono lasciare le proprie case, questo ha reso difficile l'evacuazione. Capita spesso, praticamente tutte le volte, è una cosa molto comune.

Cosa pensa la popolazione al momento?

Non possiamo dire chi abbia la responsabilità di tutto il caos che si è venuto a creare ma, anche se il Governo ha fatto sapere fin dall'inizio di essere pronto ad affrontare subito ogni rogo, le persone pensano che la cosa non sia stata gestita nel modo giusto perché, pur non essendoci state molte vittime, solo la donna di cui parlavamo prima, ci sono stati altri danni.

Tanti animali sono morti, non solo quelli domestici, ma anche capre e pecore, così come case, auto, imprese. E non si tratta di area vasta, si sarebbe potuto fare decisamente meglio.

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È un circolo vizioso perché gli incendi sono causati dal cambiamento climatico e allo stesso tempo il fenomeno viene aggravato da ogni rogo che divampa. Ora l'Attica è quasi del tutto priva di spazi verdi. Tra la fine dell'800 e l'inizio del 1900 la Grecia era ricoperta per il 70% da foreste, mentre ora la percentuale è scesa sotto il 30.

Da un sondaggio realizzato nel mese di giugno dalla University of West Attica è emerso che più di 8 persone su 10 (82.4%) crede che le autorità locali sono impreparate a gestire le minacce del cambiamento climatico e l'89% è convinto che i disastri saranno sempre più frequenti.

Atene è una città molto grande, ci sono circa 5 milioni di abitanti e non ci sono spazi verdi. Prima avevamo le montagne ricoperte di foreste, la città respirava attraverso di loro. Ma il fuoco le ha ormai distrutte quasi tutte, non è rimasto praticamente nulla.

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