Incendi in Cile, sale il bilancio delle vittime: più di 100 morti, decine di migliaia di sfollati
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È salito a 112 morti il bilancio delle vittime accertate degli incendi che hanno colpito il Cile centrale negli ultimi giorni. Lo hanno annunciato le autorità del Paese spiegando che i vigili del fuoco sono ancora al lavoro su una quarantina di focolai ancora attivi. "Secondo le informazioni ricevute dal servizio medico-legale – ha spiegato il portavoce del ministero dell'Interno, Manuel Monsalve – ci sono 112 morti e 32 corpi identificati".
Il presidente cileno Gabriel Boric avverte che il numero delle vittime potrebbe aumentare, mentre i soccorritori cercano nelle case crollate. Tra i feriti arrivati negli ospedali ce ne sarebbero molti in condizioni critiche. Per quanto riguarda la situazione delle abitazioni danneggiate o distrutte, Monsalve ha precisato che, data l'entità della tragedia, "è stato possibile effettuare solo una proiezione, attraverso i sorvoli realizzati sulle zone colpite. In base a essi, ha proseguito, "solo nel comune di Viña del Mar si stimano 12.122 abitazioni con danni di varia entità, mentre a Quilpué se ne stimano 2.701". Per cui, ha proseguito, "a Viña del Mar potenzialmente gli sfollati sono 31.703, e a Quilpué 7.825″.
Riferendosi al numero degli incendi, Monsalve ha indicato che "fino a questa domenica se ne sono registrati a livello nazionale 165, di cui 40 violenti". Infine, il Servizio nazionale di prevenzione e risposta per i disastri (Senapred) ha comunicato che a fine giornata ieri, domenica 4 febbraio, c'erano tre importanti incendi boschivi fuori controllo: il Complesso Las Tablas – Riserva Peñuelas (8.500 ettari di superficie interessata); Lo Moscoso (1.500 ettari coinvolti) e Diga La Luz (120 ettari di vegetazione boschiva distrutti).
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Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza e sono stati istituiti due giorni di lutto nazionale per oggi, lunedì 5 febbraio, e domani, martedì 6. Come riportato da Al Jazeera, gli incendi sono iniziati in aree montuose e boschive difficili da raggiungere, poi si sono spostati in quartieri densamente popolati, nonostante gli sforzi delle autorità per rallentare le fiamme. I funzionari hanno chiesto agli abitanti delle aree colpite dagli incendi di evacuare le proprie case, a Viña del Mar, Quilpe e anche nella città di Villa Alemana è stato istituito il coprifuoco, come parte di uno sforzo per prevenire i saccheggi. Gli incendi sono scoppiati durante una settimana di temperature record nel Cile centrale.