Incendi fuori controllo in Grecia, migliaia di persone costrette a lasciare le loro case
La Grecia, come gran parte d’Europa, continua a bruciare. Incendi diffusi si registrano in molti Paesi che stanno soffrendo per le conseguenze del caldo e della siccità. Nelle ultime 24 ore i vigili del fuoco ellenici hanno contato almeno 51 incendi boschivi. A Creta è stato consigliato a turisti e residenti del centro abitato di Orne, vicino a Rethymno, di lasciare le loro case.
È il secondo giorno che Rethymno brucia: il vasto incendio divampato ieri si è riacceso nel pomeriggio di oggi a causa dei forti venti. Già ieri i villaggi della zona erano stati evacuati, per ordine del sindaco, a causa degli incendi incontrollabili. Un primo incendio è scoppiato venerdì in una zona di montagna del comune di Agios Vasilios, tra i villaggi Orne e Krya Vrysi, a Rethymno. Anche Orne era stata evacuata per precauzione poiché le fiamme erano arrivate a 80 metri dal suo perimetro. Sul posto, per tentare di spegnere le fiamme, sono intervenuti decine di vigili del fuoco con autopompe ed elicotteri. Il forte vento ostacola però le operazioni dei pompieri.
Migliaia di persone sono state costrette a lasciare le loro case a causa degli incendi anche in Spagna, Portogallo e Francia. La colonnina di mercurio sale vertiginosamente anche in Gran Bretagna, dove la prossima settimana sono previsti 40 gradi. Dal primo gennaio al 16 luglio negli Stati membri sono andati in fiamme complessivamente 346mila ettari di aree boschive, una superficie più grande della Valle d'Aosta. Il quadro emerge da un'analisi dei dati forniti dall'European Forest Fire Information System (Effis) della Commissione europea.
Guardando alle singole nazioni, tra i 27 Paesi Ue il più colpito finora è la Romania, con 149mila ettari andati in fumo dall'inizio dell'anno a causa di 735 incendi. In Italia dal primo gennaio al 16 luglio sono bruciati 22.930 ettari, una cifra nettamente più alta della media 2006-2021, che è pari a 14.061 ettari nello stesso arco di tempo. In Grecia finora gli ettari bruciati sono poco più di 4mila, una cifra sotto la media degli ultimi 16 anni.