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In Turchia oltre 100 arrestati perché sospettati di avere legami con il Pkk curdo

In Turchia oltre 100 persone sono state arrestate perché sospettate di aver legami con il Pkk curdo. Tra loro ci sarebbero avvocati, giornalisti e membri delle Ong.
A cura di Annalisa Cangemi
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In Turchia oltre 100 persone sono state arrestate nell'ambito di una maxi operazione ‘antiterrorismo' contro il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), fuorilegge nel Paese, avvenuta a poco più di due settimane dalle elezioni parlamentari e presidenziali del prossimo 14 maggio, che potrebbero avere come esito il proseguimento del governo ventennale di Recep Tayyip Erdogan.

La notizia è stata divulgata dall'agenzia turca Anadolu che ha parlato di "un'operazione antiterroristica", che ha interessato 21 province del Paese, tra cui quella di Diyarbakir. La maggior parte delle 21 province dove è in corso l'operazione si trovano nel Sud Est a maggioranza curda del Paese ma gli arresti sono stati effettuati anche in altre zone della Turchia, come in provincia di Istanbul, Ankara, Smirne e Bursa.

In tutto, sarebbero stati arrestati "110 sospetti", ha riferito Anadolu. Secondo l'Ordine degli avvocati di Diyarbakir, "il numero totale di arresti potrebbe raggiungere i 150", tra cui almeno "venti avvocati, cinque giornalisti, tre attori teatrali e un politico". Tra gli arrestati, secondo Mlsa, associazione turca non profit che si occupa di promuovere la libertà di espressione, oltre a giornalisti ed avvocati ci sarebbero anche dirigenti di varie ong. Secondo Mlsa, per 24 ore gli avvocati non avranno accesso ai dossier dell'inchiesta che ha portato all'arresto dei loro clienti.

Secondo la tv di Stato turca Trt, le persone messe in custodia sono accusate di avere finanziato il Pkk o di avere collaborato con il gruppo curdo armato, considerato un'organizzazione terroristica da Stati Uniti che da 40 anni conduce da decenni una lotta armata contro Ankara per una maggiore autonomia della minoranza curda.

L'operazione ha coinvolto anche sospetti che avrebbero trasferito denaro al Pkk attraverso le amministrazioni comunali controllate dal principale partito filo-curdo della Turchia, il Partito democratico del popolo (Hdp), ha riferito Trt. L'Hdp – che è il secondo più grande partito di opposizione in Parlamento – è considerato favorito nelle elezioni. Erdogan ha spesso accusato l'Hdp di presunti legami con il Pkk, ricostruzione che il partito respinge.

L'Hdp ha dichiarato il mese scorso che non schiererà un suo candidato presidenziale alle elezioni del 14 maggio, dando tacito sostegno al rivale laico di Erdogan, Kemal Kilicdaroglu.

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