In Svizzera i cittadini bocciano il referendum anti-centrali nucleari
Il referendum che promuove una legge di iniziativa popolare contro le centrali nucleari, proposta dai Verdi in Svizzera, sembra non aver raccolto l'entusiasmo dei cittadini elvetici. Stando alle prime proiezioni, il testo sarebbe stato respinto dalla maggior parte dei cantoni e anche la maggioranza dei votanti si sarebbe espressa per il No. In Svizzera, le iniziative popolari per essere approvate necessitano della doppia maggioranza di pareri favorevoli dei votanti e dei cantoni svizzeri e in questo caso sembra proprio non ci siano né l'una e né l'altra. Agli svizzeri, dunque, l'energia nucleare sembra piacere e non hanno alcuna intenzione di abbandonarla, o almeno non nel breve periodo. L’iniziativa promossa dai Verdi elvetici chiedeva sostanzialmente di vietare la costruzione di nuove centrali nucleari sul territorio e di limitare a 45 anni la durata d’esercizio degli impianti esistenti.
Inoltre, i Verdi erano anche intenzionati a disattivare tre dei cinque reattori in funzione nel paese già dal prossimo 2017, mentre gli altri due superstiti rispettivamente nel 2024 e nel 2029. Il governo, però, pur essendosi pronunciato a favore dell’abbandono del nucleare in Svizzera, ha fatto campagna elettorale per il No all'iniziativa popolare promossa dai Verdi in quanto, se le intenzioni degli ambientalisti sono condivisibili per principio, imporre la chiusura della maggior parte delle centrali nucleari nel giro di pochi mesi provocherebbe dei danni economici incalcolabili. Al momento i dati si basano sulle proiezioni statistiche, una sorta di exit poll, che sembrano però essere abbastanza attendibili. Il risultato vero e proprio della consultazione referendaria, però, è atteso per il tardo pomeriggio.