In Sudafrica borse di studio per “premiare” le studentesse vergini
In Sudafrica la verginità a quanto pare paga. Il sindaco di una remota località del Paese ha infatti premiato 16 studentesse con una borsa di studio perché sono rimaste vergini. La sua è stata una scelta, ha spiegato, fatta per incoraggiare altre ragazze a rimanere “pure e concentrate sulla scuola”. Le “fortunate” studentesse premiate con una borsa di studio vengono dal distretto di Uthukela, nella provincia orientale di KwaZulu-Natal. Ogni anno, ha precisato la portavoce del sindaco confermando la notizia, l'ufficio del primo cittadino premia 100 studenti dei licei e università dell'area. Le studentesse che hanno presentato domanda per le borse di studio sono rimaste vergini e si sono sottoposte a dei test regolari per le verifiche. “Per noi – ha detto il portavoce – si tratta solo di dire grazie per rimanere come sono, e per i prossimi tre anni fino alla laurea”. I fondi – ha aggiunto – saranno rinnovati “fino a quando le ragazze potranno presentare un certificato che attesti la loro verginità”.
Ma non tutti sono d’accordo – La decisione del sindaco di premiare le studentesse vergini non è piaciuta a tutti e in particolare ha commentato l’iniziativa il presidente della commissione per l'uguaglianza di genere, Mfanozelwe Shozi. “Le intenzioni del sindaco – ha detto – sono lodevoli, ma non sono d'accordo sul fatto di dare le borse di studio alle vergini”. “C'è un dibattito sulle discriminazioni basate alle gravidanze, verginità e anche contro i maschi”, ha aggiunto per spiegare il suo punto di vista. In Sudafrica non è contro la Costituzione sottoporsi ai test sulla verginità ma è necessario che siano fatti con il consenso. Alcuni attivisti hanno chiesto la messa al bando dei test, coloro che invece difendono questa pratica sostengono che custodisce le tradizioni ed è stata modernizzata per insegnare alle ragazze sui rischi del virus Hiv e Aids.