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In Sudafrica borse di studio per “premiare” le studentesse vergini

Il sindaco di una remota località del Sudafrica ha premiato 16 ragazze con una borsa di studio perché sono vergini. Una scelta fatta per incoraggiare altre studentesse a rimanere “pure e concentrate sulla scuola”.
A cura di Susanna Picone
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In Sudafrica la verginità a quanto pare paga. Il sindaco di una remota località del Paese ha infatti premiato 16 studentesse con una borsa di studio perché sono rimaste vergini. La sua è stata una scelta, ha spiegato, fatta per incoraggiare altre ragazze a rimanere “pure e concentrate sulla scuola”. Le “fortunate” studentesse premiate con una borsa di studio vengono dal distretto di Uthukela, nella provincia orientale di KwaZulu-Natal. Ogni anno, ha precisato la portavoce del sindaco confermando la notizia, l'ufficio del primo cittadino premia 100 studenti dei licei e università dell'area. Le studentesse che hanno presentato domanda per le borse di studio sono rimaste vergini e si sono sottoposte a dei test regolari per le verifiche. “Per noi – ha detto il portavoce – si tratta solo di dire grazie per rimanere come sono, e per i prossimi tre anni fino alla laurea”. I fondi – ha aggiunto – saranno rinnovati “fino a quando le ragazze potranno presentare un certificato che attesti la loro verginità”.

Ma non tutti sono d’accordo – La decisione del sindaco di premiare le studentesse vergini non è piaciuta a tutti e in particolare ha commentato l’iniziativa il presidente della commissione per l'uguaglianza di genere, Mfanozelwe Shozi. “Le intenzioni del sindaco – ha detto – sono lodevoli, ma non sono d'accordo sul fatto di dare le borse di studio alle vergini”. “C'è un dibattito sulle discriminazioni basate alle gravidanze, verginità e anche contro i maschi”, ha aggiunto per spiegare il suo punto di vista. In Sudafrica non è contro la Costituzione sottoporsi ai test sulla verginità ma è necessario che siano fatti con il consenso. Alcuni attivisti hanno chiesto la messa al bando dei test, coloro che invece difendono questa pratica sostengono che custodisce le tradizioni ed è stata modernizzata per insegnare alle ragazze sui rischi del virus Hiv e Aids.

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