258 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

In strada valigia con cadavere a pezzi, disabile ucciso da badante a Parigi: corpo per un mese in casa

La macabra scoperta sabato sotto un ponte a Parigi quando i pompieri sono intervenuti per incendio di rifiuti in strada e hanno notato che da una valigia spuntava un cadavere. Domenica un uomo è stato arrestato per omicidio e ha confessato: “L’ho ucciso e tenuto in casa per un mese”.
A cura di Antonio Palma
258 CONDIVISIONI
Immagine

Quello che sembrava un piccolo incendio di rifiuti in strada, subito domato dai pompieri, si è rivelato invece un terribile omicidio concluso con lo smembramento del cadavere. Scenario della terribile scoperta il ponte di Austerlitz, a Parigi, dove i vigili del fuoco sabato notte hanno trovato una valigia con all’interno il corpo di un uomo fatto a pezzi. La macabra scoperta ha fatto partire subito una indagine che ha portato infine all’arresto di un uomo, che era il badante della vittima disabile.

La svolta domenica mattina quando alla polizia si è presentato uno dei ricercati che ha ammesso di essere stato lui a uccidere e fare a pezzi la vittima. Quest’ultima è stata identificata come un uomo di 56 anni affetto da sclerosi multipla e bisognoso di cure. A ucciderlo sarebbe stato il suo badante, un 34enne a cui era stato affidato e che si occupava di lui da tempo.

Il 34enne, interrogato, ha rivelato che l’omicidio risalirebbe addirittura a un mese prima quando, dopo un diverbio in casa, avrebbe aggredito e ucciso il 56enne. L’uomo arrestato ha raccontato di aver tenuto il cadavere nascosto nell’abitazione per tutto il tempo prima di decidere di farlo a pezzi, metterlo in una valigia e portarlo sotto un ponte sabato notte dove infine ha cercato di distruggerlo dando alle fiamme il bagaglio.

Secondo i primi risultati dell’autopsia, l’uomo sarebbe stato ucciso a mani nude prima di essere fatto a pezzi. “Il corpo era completo ma fatto a pezzi, al tronco mancavano gli arti superiori e inferiori” ha spiegato la polizia a Le Parisien. Stando al racconto del 34enne, che ora è al vaglio degli inquirenti, la vittima lo avrebbe insultato facendo riferimento alla sua compagna e da qui la sua reazione che ha portato alla morte del 56enne.

Ricostruzione che però deve ancora essere vagliata dalla polizia visto che al momento dell'arresto l'uomo era positivo alla cocaina e aveva un alto tasso di alcol nel sangue. Il 34enne inoltre è conosciuto alle forze dell’ordine per uso di stupefacenti, violenza, ricettazione e altri reati contro la persona e il patrimonio.

258 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views