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In Slovenia il “peggior disastro naturale degli ultimi 30 anni”: inondazioni in due terzi del Paese

Dopo le inondazioni della scorsa settimana in Slovenia la situazione sta gradualmente tornando alla normalità e gli esperti hanno iniziato la conta dei danni, che si stima superino abbondantemente il mezzo miliardo di euro.
A cura di Davide Falcioni
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Il peggior disastro naturale degli ultimi trent'anni. Così il premier sloveno Robert Golob ha definito le inondazioni che hanno devastato il Paese la scorsa settimana, mentre la situazione sta gradualmente tornando alla normalità e gli esperti hanno iniziato la conta dei danni, che si stima superino abbondantemente il mezzo miliardo di euro. Gli effetti del grave maltempo hanno infatti "colpito due terzi della Slovenia", ha aggiunto il primo ministro dopo la riunione del Consiglio di sicurezza nazionale.

Le improvvise inondazioni e le frane causate dalle forti piogge iniziate giovedì hanno sommerso vaste aree della Slovenia centrale e settentrionale, bloccando l'accesso am numerosi paesi. Il bilancio è di tre vittime – due cittadini olandesi e uno sloveno – ma sono migliaia gli sfollati e decine le strade interrotte per frane, smottamenti e caduta di alberi. Difficoltà anche nei collegamenti ferroviari. Numerose le zone interessate da interruzioni di elettricità e altri servizi essenziali.

Come ha detto il primo ministro, il sistema di protezione civile e di pronto intervento in caso di calamità, a suo dire uno dei più efficienti in Europa, ha ben funzionato e non c'è stato per questo bisogno di decretare lo stato di emergenza. Sono in corso le operazioni di assistenza agli evacuati e ripristino della normale erogazione dei servizi e delle comunicazioni. Aiuti hanno offerto Austria, Croazia e Ungheria. Nella giornata di ieri è stato dato il cessate allarme per la centrale nucleare di Krsko, minacciata dalla piena del fiume Sava. Il livello del grande fiume infatti ha cominciato a decrescere nelle ultime ore, con la situazione generale che è significativamente migliorata.

Germania, spazzaneve in funzione ad agosto

Venerdì scorso la città di Reutlingen, 120mila abitanti nel Baden-Württemberg, a Sud di Stoccarda, è stata investita da una violentissima grandinata che ha provocato danni e disagi  in tutto il distretto. Il temporale ha colpito in modo particolarmente violento il centro cittadino, dove si è registrato un accumulo di oltre 50 centimetri. I chicchi di grandine, grandi da uno a due centimetri, hanno intasato anche le fognature e le strade sono state allagate, tanto che è stato necessario mettere in funzione gli spazzaneve.

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