In Senegal non c’è più posto negli ospedali (e da noi c’è chi non si vuole vaccinare)
Dopo il Sudafrica la variante Delta del Sars-Cov-2 sta investendo anche il Senegal: il ministero della Salute del paese dell'Africa Orientale ha infatti fatto sapere che gli ospedali della capitale – Dakar – sono ormai vicini alla saturazione a causa del continuo afflusso di pazienti affetti da Covid-19. Il personale sanitario è ormai al limite e giorno dopo giorno è sempre più difficile fornire un'assistenza adeguata ai malati. Ousmane Dia, direttore nazionale delle strutture sanitarie pubbliche, ha spiegato che nella sola Dakar sono ricoverati per Covid-19 622 pazienti e che l'occupazione dei letti in area medica sfiora ormai il 99%. "Non riusciamo ad assistere tutti: riceviamo nei nostri pronto soccorso 600-700 pazienti al giorno, molti dei quali necessitano di essere ricoverati". Il dottor Dia ha spiegato che la situazione è fortunatamente meno grave nelle altre regioni senegalesi, dove tuttavia la saturazione degli ospedali si aggira in media sul 45%. "I medici sono molto stanchi e in esaurimento", mentre i laboratori di screening sono "sopraffatti dalle richieste" e il tempo d'attesa per ottenere il risultato di un tampone è spesso di una settimana, circostanza che di fatto complica terribilmente il tracciamento dei casi.
Senegal travolto dalla terza ondata. E i vaccini scarseggiano
Dall'inizio dell'emergenza sanitaria in Senegal sono stati registrati 57.881 casi di coronavirus e 1.286 morti, cifre relativamente basse rispetto ad altre regioni del mondo ma anche ampiamente sottostimate rispetto al dato reale che – secondo tutti gli esperti – è certamente molto più alto. È però tutto il continente africano a dover fare i conti con una terza ondata senza precedenti a causa della variante Delta, che trova terreno spianato anche a causa della scarsissima diffusione dei vaccini anti Covid in Africa. In Senegal, nello specifico, sono state somministrate solo 640 mila dosi di vaccino su una popolazione di 17 milioni di persone. In tutto il continente, secondo i dati raccolta da Our World in Data, solo l'1,6% della popolazione ha ricevuto due dosi di vaccino, mentre una dose è andata ad appena l'1,5% della popolazione. Intanto nella ricca Europa si moltiplicano le proteste dei No Vax.