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In Russia si contano 171 morti, oggi è il giorno del lutto nazionale

Il bilancio delle inondazioni dei giorni scorsi nel sud della Russia si fa sempre più grave: 171 i morti, 25mila le persone che hanno perso tutto. E mentre l’allarme è ancora presente, il Paese piange le sue vittime e attacca le autorità.
A cura di Susanna Picone
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Il bilancio delle inondazioni che hanno colpito nei giorni scorsi il sud della Russia si fa sempre più grave: 171 i morti, 25mila le persone che hanno perso tutto. E mentre l’allarme è ancora presente, il Paese piange le sue vittime e attacca le autorità.

Mentre ancora si fa la conta dei morti in Russia, nella regione di Krasnodar, vicino al Mar Nero, colpita nei giorni scorsi da tremende inondazioni, in tanti iniziano a riflettere sulla enorme tragedia che ha devastato il Paese mentre si piangono le vittime dell’acqua e del fango. L’ultimo, tragico bilancio parla di 171 morti che oggi, giornata di lutto nazionale proclamata dal presidente Putin, saranno onorate in tutto il Paese. Ogni evento è stato annullato, nella Federazione così come nelle ambasciate all’estero della Russia vengono abbassate le bandiere mentre la televisione di Stato eviterà qualsiasi programma di intrattenimento.

Si teme un nuovo disastro con l’arrivo di altre piogge – Tutto questo mentre non è ancora scomparso l’allarme maltempo: si teme che l’arrivo di nuove piogge possa continuare a devastare una regione già fortemente messa alla prova. Nuove inondazioni, secondo quanto ha reso noto il Ministero delle Situazioni di Emergenza, potrebbero verificarsi a breve. Ma la Russia non si limita solo a piangere i suoi 171 morti o a fornire assistenza a quanti, a causa di queste inondazioni, hanno perso tutto (si parla di almeno 25mila persone che non hanno più niente a causa della potenza dell’acqua).

Gli attacchi della stampa: ci sono stati troppi morti – La stampa, infatti, attacca fortemente le autorità locali, accusandole di negligenza e parlando di un numero di morti enorme per una tragedia che poteva essere evitata. Temi e accuse che difatti accomunano diversi giornali, sia quelli vicini al governo che quelli d’opposizione. Si scrive, insomma, che i rischi erano consapevoli e che la situazione poteva essere gestita meglio, evitando così un bilancio tanto grave. In molti accusano dicendo che la gente doveva essere avvertita in tempo ed evacuata, cosa che non sarebbe stata fatta. Per il giornale Kommersant, gli abitanti a rischio sarebbero stati avvertiti del pericolo via sms con un testo che appariva incompleto e quindi incomprensibile.

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