In risposta alla Nord Corea da Seul 8 bombe al confine, Trump: “Tutte le opzioni valide”
Si aggrava di ora in ora la tensione nella Penisola coreana dopo il nuovo lancio di missili effettuato stamani dalla Corea del Nord con un vettore che ha sorvolato i cieli del Giappone cadendo poi in mare. In risposta al gesto, considerato da Seul così come da Tokyo un atto di una gravità ma vista in assoluto, le forze armate sudcoreane hanno immediatamente avviato una serie di esercitazioni militari al confine sganciando anche diverse bombe. Lo riportano i media locali parlando di una dimostrazione di forza in risposta al test missilistico compiuto da Pyongyang
In particolare le esercitazioni hanno riguardato l'aviazione militare sud coreana con diversi caccia che si sono levati in volo centrando con otto bombe alcuni falsi obiettivi lungo le montagne che fanno da confine ai due Paesi. Del resto, secondo Seul, il missile lanciato dal regime di Pyongyang sarebbe il primo pronto per le tanto annunciate testate nucleari nordcoreane. Sarebbe il definitivo passo oltre "linea rossa" dopo il quale la Corea del Sud ha annunciato di voler aggiornare la capacità di difesa, ma anche di offesa, del Paese.
Trump: "Su Corea tutte le opzioni sul tavolo"
Una scelta condivisa dal primo ministro giapponese, Shinzo Abe, che ha dichiarato: "Faremo ogni sforzo per proteggere la vita delle persone". Dopo ave presieduto una riunione di emergenza del comitato di sicurezza, Abe ha avuto un colloquio telefonico con il presidente americano, Donald Trump, concordando di aumentare la pressione sulla Corea del Nord. "Sono azioni che minacciano e destabilizzano aumentando solo l'isolamento del regime nord coreano" ha dichiarato successivamente Trump ribadendo che "tutte le opzioni sono sul tavolo". "Il mondo ha ricevuto l'ennesimo messaggio della Corea del Nord forte e chiaro: questo regime ha segnalato il suo disprezzo per i paesi vicini, per tutti i membri delle Nazioni Unite e per gli standard minimi di comportamento accettabile a livello internazionale", ha aggiunto il presidente Usa.
Sul caso è stata richiesta immediatamente una convocazione urgente del Consiglio di sicurezza dell'Onu che si terrà oggi stesso. Fondamentale sarà l'intervento della Cina, l'unico Paese con cui il regime dialoga. Da Pechino però pur criticando il lancio del missile hanno già invitato tutte le parti all’autocontrollo ricordando che l’inasprimento del pressing su Pyongyang "non risolverà fondamentalmente il problema" che va definito attraverso il dialogo.
Kim Jong-un diventato papà per la terza volta
Intanto, sempre attraverso fonti di Seul, da Pyongyang arriva la notizia che il dittatore Kim Jong-un sarebbe diventato papà per la terza volta. Il parto della moglie di Kim, Ri Sol-ju, sarebbe avvenuto in gran segreto nello scorso mese di febbraio ma solo ora la notizia è trapelata attraverso i servizi di intelligence della Corea del Sud. Al momento non si sa né il sesso né il nome del bambino, come del resto anche per gli altri due figli, nati rispettivamente nel 2010 e nel 2013.