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In Portogallo arriva la “tassa sul sole”: chi ha una casa ben illuminata pagherà di più

Il decreto che introduce la riforma catastale in Portogallo sta creando numerose polemiche: con la revisione degli indici, infatti, il governo ha introdotto una sorta di tassa sul sole, che colpirà gli immobili in base all’esposizione solare di cui godono. I proprietari portoghesi sono sul piede di guerra e chiedono l’abolizione dell’imposta.
A cura di C. M.
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In Portogallo da mesi infuria la polemica: il governo del socialista Antonio Costa ha proposto e approvato una riforma catastale che, rivedendo gli indici di applicazione delle aliquote Imi – la nostra Imu, in sostanza – ha provveduto ha introdurre una nuova tassa sugli immobili che colpisce i proprietari di strutture abitative esposte al sole. Secondo il principio, non ancora del tutto chiaro perché mancano i metodi di calcolo della nuova imposta, più gli immobili saranno esposti al sole – con finestre, balconi, terrazze – e più dovranno pagare di Imi, per un massimo di una maggiorazione del 20%. La tassa sul sole colpirà l'intero patrimonio immobiliare portoghese, senza differenza di valore catastale. Castelli, case di lusso e appartamenti saranno tutti sottoposti al nuovo regime fiscale, che sta facendo infuriare i proprietari immobiliari. Il presidente dell'Associazione Nazionale dei Proprietari d'immobili del Portogallo, Antonio Frias, minaccia una dura battaglia e sostiene che questa nuova gabella sarebbe profondamente ingiusta. "Era inevitabile che a uno dei cervelloni al governo venisse in mente di farci pagare il sole… viviamo in un Paese che ne ha per 365 giorni all'anno", ha dichiarato a vari quotidiani locali. "Anche uno stupido sa che casa tua aumenta di valore se è vicina a una fermata della metropolitana, non per l'esposizione solare che crea anche una discriminante: hai più sole? Bene, casa tua vale uno 0,20% in più. Casa tua è all'ombra? Peggio per te: perdi il 0,10, come se in casa non disponi di un bagno. E questa tassa la dovrà pagare, indistintamente, un proprietario di un immobile da 60mila euro o chi ne possiede uno da 600mila. È un'assurdità", ha proseguito Frias.

Nel decreto, approvato lo scorso agosto, si legge: "Per l'immobile situato in una particolare localizzazione e dotato di varie funzionalità, tra cui una certa qualità ambientale, aumenta il valore catastale e di conseguenza l'imposta immobiliare". Sostanzialmente, chi possiede quindi un immobile, in Portogallo paga una tassa di proprietà, con maggiorazione per le pertinenze quali garage, piscina, campi da tennis e da golf,  e dal prossimo anno si troverà a dover corrispondere una maggiorazione dal 5% al 20% per l'esposizione al sole. Il decreto, però, prevede anche uno sconto pari al 10% della tassa complessiva nel caso in cui l'immobile non goda di determinate condizioni.

"Introdurre una patrimoniale è un fatto già di per sé gravissimo e si produrranno spese insostenibili per i proprietari che vivono in quegli immobili e, quindi, non ne traggono alcuna rendita", ha dichiarato Menezes Leitão, presidente dell'associazione dei proprietari a Lisbona. "Aumenterà di conseguenza anche l'Imi (tassa municipale sugli immobili, ndr) e l'esposizione al sole diventerà più che un fattore di valore, un vero danno sui proprietari che vogliono vendere, in un momento di ripresa delle compravendite, dopo una terribile crisi del settore".

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