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In Myanmar i più poveri sono costretti a vendere organi sui social per sopravvivere: l’inchiesta della Cnn

Per un anno l’intero i giornalisti della Cnn hanno lavorato a un’inchiesta che porta alla luce la terribile situazione degli abitanti del Myanmar, dove i più poveri sono costretti a vendere i loro organi ai ricchi su Facebook. Il quotidiano ha scoperto alcuni post sul popolare social network e ha intervistato decine di persone per ricostruire come funziona questa pratica illegale.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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Per un anno l'intero i giornalisti della Cnn hanno lavorato a un'inchiesta che porta alla luce la terribile situazione degli abitanti del Myanmar, dove i più poveri sono costretti a vendere i loro organi a uomini e donne facoltosi su Facebook.

Il quotidiano ha scoperto alcuni post sul popolare social network e ha intervistato decine di persone per ricostruire come funziona questa pratica illegale.

Tra queste c'è un fattorino, citato con lo pseudonimo ‘Maung Maung', sposato e padre di una bambina piccola. Quando alla fine del 2022 è entrato in un Internet Café nella sua città natale, le due non mangiavano da tre giorni, ha raccontato.

Dopo essere stato arrestato e torturato dalla giunta militare del Paese, poiché sospettato di trasportare merci per le forze di opposizione, è stato rilasciato e ha perso il lavoro. La famiglia si è ritrovata senza un soldo e piena di debiti. Così, disperato, Maung Maung è andato su Facebook e si è offerto di vendere il suo rene.

"In quel momento, ho sentito che la vita era così dura. Non c'era altro modo in cui avrei potuto sopravvivere se non derubando o uccidendo persone per soldi", ha detto. "Mia moglie la pensava allo stesso modo e non voleva più stare in questo mondo. Ma siamo rimasti solo per il bene di nostra figlia".

Nel luglio 2023 Maung Maung si è recato in India per l'operazione di trapianto. Un ricco uomo d'affari aveva acquistato il suo rene per 3mila dollari, quasi il doppio del reddito familiare urbano medio annuo in Myanmar, secondo i dati del 2019 della Myanmar Information Management Unit affiliata alle Nazioni Unite. E Maung Maung non è l'unico.

A tre anni dalla presa del potere da parte dei militari con un colpo di Stato, quasi la metà dei 54 milioni di persone in Myanmar vive al di sotto della soglia di povertà. Una cifra che, secondo i ricercatori del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (Undp), è raddoppiata dal 2017.

Mentre nel Paese vari gruppi armati lottano contro il controllo della giunta, gli investimenti stranieri sono diminuiti, la disoccupazione è salita alle stelle e il costo dei beni di base è aumentato a un ritmo che la maggior parte delle persone non riesce a sostenere.

Sebbene i venditori siano poveri e gli acquirenti relativamente ricchi, entrambi sono sul mercato illegale degli organi perché si trovano in gravi difficoltà. Nel commercio online di organi, sono gli intermediari a mettere in contatto donatori e riceventi, per falsificare i documenti necessari e organizzare l'intervento chirurgico.

La vendita di organi è illegale anche in India e le donazioni sono consentite solo tra parenti, salvo rare eccezioni, per questo gli agenti spesso falsificano i registri di famiglia e altri documenti con l'aiuto di avvocati e notai. La Cnn ha contattato l'ambasciata del Myanmar a New Delhi e il ministero indiano della Salute e del Benessere familiare per un commento, ma non ha ottenuto risposta.

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