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Conflitto Israelo-Palestinese

In Libano nuovi bombardamenti israeliani: almeno 560 morti tra i quali 50 bambini e 2 operatori ONU

Le vittime in Libano hanno ormai superato quota 560, tra i quali oltre 50 bambini e due membri dello staff dell’Unhcr, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati. Mezzo milione di persone in fuga.
A cura di Davide Falcioni
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Erano le cinque di questa mattina quando l'aviazione militare israeliana ha condotto, per il terzo giorno consecutivo, raid aerei in Libano, in particolare nel sud e nell'est del Paese. A darne notizia l'agenzia di stampa NNA spiegando che ci sarebbero nuove vittime. Inoltre "aerei da guerra e droni nemici" hanno preso di mira diverse località nella zona di Baalbek, nella valle della Bekaa, nel Libano orientale, dopo mezzanotte, segnalando anche lì morti e feriti, mentre prosegue l'esodo dei residenti dalle città maggiormente interessate dalle operazioni militari. Secondo il Ministro degli Esteri libanese Fuad Hussein, intervenuto ieri al dibattito della 79esima Assemblea generale delle Nazioni Unite, gli sfollati "sono vicini al mezzo milione".

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Le vittime hanno ormai superato quota 560, tra i quali oltre 50 bambini e due membri dello staff dell'Unhcr, l'agenzia dell'Onu per i rifugiati: ad annunciarlo è stato il direttore generale Filippo Grandi su X, criticando gli attacchi aerei israeliani che stanno "mietendo centinaia di vittime civili".

Hezbollah ha confermato l'uccisione di Ibrahim Qubaisi, comandante della divisione missilistica del gruppo, in un raid aereo israeliano a Beirut. Per Israele era un obiettivo chiave. Secondo le Idf, Qubaisi era responsabile della pianificazione e dell'esecuzione di numerosi attacchi contro civili e soldati israeliani.

Sul fronte opposto il sistema di difesa aerea israeliano David's Sling ha intercettato il primo missile mai lanciato da Hezbollah verso il centro di Israele. Lo ha riferito il portavoce dell'esercito dello stato ebraico in seguito all'allarme scattato a Tel Aviv, Netanya e nelle aree circostanti. Non sono stati segnalati danni o vittime, anche perché la popolazione è tempestivamente corsa nei rifugi.

Intanto il presidente iraniano Masoud Pezeshkian, intervenuto all'ONU, ha fatto appello alla comunità internazionale affinché fermi immediatamente la violenza e "stabilisca quanto prima un cessate il fuoco permanente" bloccando "la folle brutalità di Israele in Libano prima che dia fuoco alla regione e al mondo". "Il mondo ha assistito alla vera natura del regime israeliano. Ha visto come il regime perpetra atrocità a Gaza e come in 11 mesi ha assassinato a sangue freddo oltre 41.000 persone innocenti, per lo più donne e bambini".

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