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Covid 19

In Israele stop alle mascherine anche al chiuso ma a scuola restano

Israele dice finalmente addio alle mascherine anche al chiuso dopo oltre un anno di obbligo a causa della pandemia. L’obbligo rimarrà solo in casi rari come nelle case di cura per chi non si è potuto vaccinare e a scuola perché la campagna vaccinale non è ancora conclusa tra gli adolescenti e i bambini sono ovviamente ancora esclusi.
A cura di Antonio Palma
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Con una campagna vaccinale anti covid di successo e casi di contagio giornalieri prossimi allo zero, Israele dice finalmente addio alle mascherine anche al chiuso dopo oltre un anno di obbligo a causa della pandemia. Come annunciato dal ministero della Sanità di Tel Aviv, infatti, da oggi l’obbligo sarà completamente revocato per la stragrande maggioranza dei cittadini: la mascherina servirà solo in casi molto specifici. Il direttore generale del ministero della Salute, Chezy Levy, ha firmato lunedì l’ordinanza sanitaria che pone fine all'obbligo di indossare mascherine negli spazi chiusi a parte rare eccezioni.

Nel dettaglio sono tre i casi dove la mascherina sarà ancora obbligatoria in Israele. Dovranno continuare a indossare le mascherine i lavoratori o gli ospiti di istituti di assistenza sociale, strutture di assistenza per degenti a lungo termine o case per anziani che non siano stati vaccinati contro il covid-19, ma anche persone che sono in quarantena e i passeggeri degli aerei.

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Resta l’obbligo di mascherina a scuola per alunni e insegnanti perché la campagna vaccinale non è ancora conclusa tra gli adolescenti e i bambini sono ovviamente ancora esclusi. Il ministero ha affermato che se la tendenza al calo dei contagi proseguirà nelle prossime settimane e la campagna per vaccinare i bambini dai 12 ai 15 anni, iniziata domenica scorsa, avrà successo, ci sarà un'altra discussione per considerare di eliminare l'obbligo della mascherina anche nelle scuole.

La campagna vaccinale di massa di Israele, che ha già somministrato entrambi i vaccini a oltre metà della popolazione, insieme alle misure di contenimento del contagio, ha ridotto il numero di nuovi casi giornalieri da 8.600 al culmine della crisi sanitaria a soli 19 casi di domenica. Al culmine della pandemia, in Israele si contavano 88.000 casi attivi e 1.228 casi gravi, lunedì invece c'erano 212 infezioni attive e 29 persone in gravi condizioni.

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