video suggerito
video suggerito
Proteste in Iran dopo la morte di Mahsa Amini

In Iran impiccati altri due manifestanti di 22 e 26 anni: erano accusati di aver ucciso paramilitare

Due giovani di 22 e 26 anni, Mohammad Mahdi Karami e Seyyed Mohammad Hosseini, sono stati impiccati oggi in Iran all’alba: erano accusati di aver ucciso un paramilitare durante una delle manifestazioni scoppiate dopo la morte di Mahsa Amini.
A cura di Ida Artiaco
350 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Altri due giovani sono stati impiccati in Iran dopo aver preso parte alle proteste scoppiate in seguito alla morte della 22enne curda Mahsa Amini.

Si tratta di Mohammad Mahdi Karami, campione di karate di 22 anni, e Seyyed Mohammad Hosseini, di 26 anni. "I principali autori del crimine che ha portato al martirio di Rouhollah Ajamian, sono stati impiccati questa mattina", ha scritto l'agenzia di stampa Mizan Online.

Immagini dell'esecuzione, svoltasi questa mattina all'alba, sono state condivise sui social network da alcune organizzazioni non governative, che hanno anche denunciato il fatto che i due condannati non hanno mai visto né un avvocato, né un processo giusto.

I due erano stati condannati a morte dopo essere stati accusati di aver ucciso un paramilitare nel corso delle manifestazioni di piazza che sono scoppiate in tutto il Paese.

I giovani facevano parte di un gruppo di 16 persone arrestate per l'uccisione del paramilitare Ajamian: cinque sono stati condannati a morte e altri 11, tra cui tre minorenni, hanno ricevuto lunghe pene detentive, fino a 25 anni. Tutti loro avevano preso parte a una cerimonia in occasione del 40esimo giorno dall'uccisione di un altro manifestante, Hadis Najafir, da parte delle forze di sicurezza.

Secondo quanto riporta Iran International, che cita un avvocato vicino a Karami, al ragazzo non sarebbe stato consentito nemmeno di vedere la sua famiglia per l’ultima volta prima dell’esecuzione.

La Corte Suprema aveva respinto il ricorso di Karami e Hosseini il 3 gennaio. A metà dicembre, il padre di Mehdi, Mashallah Karami, ha pubblicato un video sui social media in cui lui e la moglie imploravano le autorità di annullare la condanna a morte del figlio.

Altri due giovani condannati, Mohsen Shekari e Majidreza Rahnavard sono già stati impiccati. Ma i manifestanti uccisi sarebbero molti di più. Gli attivisti citati da Abc News parlano di almeno 16 esecuzioni segrete. I morti negli scontri sarebbero 517, mentre gli arrestati sarebbero quasi 20 mila.

L'episodio è stato condannato dalla comunità internazionale. La ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock ha commentato così su Twitter l'uccisione dei due giovani: "Mohammad Mehdi Karami & Mohammad Hosseini sono stati impiccati dal regime in Iran perché non volevano sottomettersi alle azioni brutali e disumane. Altri 2 terribili destini che ci incoraggiano ad aumentare ulteriormente la pressione su Teheran con l'UE".

350 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views